Citazioni olimpiche

"Come nelle Olimpiadi sono incoronati non i più belli e i più forti, ma quelli che partecipano alla gara (e tra di essi infatti vi sono i vincitori), così nella vita chi agisce giustamente diviene partecipe del bello e del buono."

ARISTOTELE

"I primati mondiali sono fatti per essere battuti, un oro olimpico resta per sempre."

USAIN BOLT

"L'Olimpiade vince con gli sport poveri, ma vince anche con i campioni del superprofessionismo. L'Olimpiade è una parentesi tra le contraddizioni dello sport, viaggia tra le angustie e gli splendori del mondo, non maschera nulla, non ci fa dimenticare tragedie e ingiustizie, difende faticosamente valori. Benedetto sia chi la concepì e chi la fece rinascere. Nulla di più bello ho visto sgorgare dalla fantasia dell'uomo."

CANDIDO CANNAVO'

venerdì 25 luglio 2014

World Grand Prix: convocate e palinsesto tv

WORLD GRAND PRIX 2014

Inizia il prossimo fine settimana il Grand Prix per le azzurre guidate da Bonitta. Il ct ha scelto le 16 convocate che prenderanno parte all'intera manifestazione e che si ritroveranno il 27 direttamente all'aeroporto di Fiumicino da dove partiranno per Sassari, sede del primo weekend di partite contro repubblica Dominicana, Brasile e Cina.

Capitan Piccinini

Foto: Ivano Spada

ALZATRICI 

FRANCESCA FERRETTI, OFELIA MALINOV, NOEMI SIGNORILE

SCHIACCIATRICI

 CATERINA BOSETTI, LUCIA BOSETTI, ANTONELLA DEL CORE, VALENTINA FIORIN, FRANCESCA PICCININI

OPPOSTE

NADIA CENTONI, VALENTINA DIOUF

CENTRALI

VALENTINA ARRIGHETTI, SARA BONIFACIO, CRISTINA CHIRICHELLA, RAPHAELA FOLIE

LIBERI

MONICA DE GENNARO, ENRICA MERLO

Sara Bonifacio: il nuovo che avanza.

Foto: Riccardo Giuliani

ORARI E PROGRAMMAZIONE TV

Rai Sport 1

1/8 ore 17.30 Brasile - Cina (diretta); ore 20 Italia - Repubblica Dominicana (diretta) 
2/8 ore 17.30 Cina - Repubblica Dominicana (diretta); ore 20 Italia – Brasile (diretta)
3/8 ore 17.30 Repubblica Dominicana – Brasile (diretta); ore 20 Italia- Cina (diretta)
 

I migliori giocatori della World League

Ecco i giocatori premiati dalla FIVB dopo la finale della World League e che sono stati scelti nel sestetto ideale della competizione

BEST SPIKER

1) TAYLOR SENDER (USA)


2) RICARDO LUCARELLI (BRA)


BEST OPPOSITE SPIKER

WALLACE DE SOUZA (BRA)


BEST MIDDLE BLOCKER

1) DAVID LEE (USA)


2) LUCAS SAATKAMP (BRA)


BEST SETTER

MIR SAEID MAROUFLAKRANI (IRA)



BEST LIBERO

SALVATORE ROSSINI (ITA)



MVP

TAYLOR SENDER (USA)



Foto: FIVB

Gli Stati Uniti vincono la World League

Ammettiamolo: prima dell'inizio della Final Six di World League a Firenze chi avrebbe scommesso sugli Stati Uniti? La maggior parte delle persone pronosticava una vittoria per il Brasile o la Russia o magari, perché no, anche per i nostri azzurri. Dopo la prima partita che ha visto opporsi gli USA e l'Italia i sostenitori di una vittoria azzurra sono aumentati: per una volta sembrava possibile arrivare all'oro. E invece......
La Russia non si è qualificata neanche per la semifinale (con le ipotesi peraltro anche abbastanza fondate di una sconfitta voluta dai brasiliani contro gli iraniani proprio per sbattere fuori i campioni olimpici in carica), l'Italia ha ceduto di schianto al Brasile con un imbarazzante primo set perso a 11 e gli Stati Uniti si sono imposti con facilità contro l'Iran.

FINALE

USA 3-1 BRASILE



GLI STATI UNITI VINCONO LA WORLD LEAGUE PER LA SECONDA VOLTA NELLA LORO STORIA


Primo set spettacolare, chiuso 31-29 a favore degli americani. Il Brasile non molla e si aggiudica il secondo parziale. I verdeoro sembrano poter conquistare la partita, ma gli Stati Uniti mostrano un gioco brillante e capitanati da un Sander in stato di grazia e da un Lee capace di stampare ben 7 muri riescono a chiudere il match con un attacco di Anderson. 

Dal punto di vista del gioco il match ha proposto azioni lunghe ed emozionanti, muri e schiacciate davvero impressionanti. Il mio 10+ va al muro ad una mano di Holt su Lucas.
Per godervi tutte le azioni migliori della finale cliccate qui sotto:


Gli Stati Uniti avevano mostrato un buon gioco anche nella fase a gironi, eliminando Bulgaria e Serbia, ma non sembravano avere grandi chance per la vittoria. La prima sonora sconfitta inflitta dall'Italia in apertura aveva nutrito ancor più dubbi, ma gli americani sono poi riusciti a ritrovasi contro l'Australia e soprattutto contro l'Iran. 
Sicuramente le prestazioni di Taylor Sender, 22enne neo acquisto di Verona, hanno dato una marcia in più a tutta la squadra, ma possiamo dire che il sestetto in generale è di altissimo livello. Da sottolineare il talento al palleggio classe 1993, Christenson, che ha mostrato di saper guidare al meglio i suoi attaccanti. Eccellenti le prove dei due centrali, Lee e Holt. Anderson, ormai utilizzato sempre come opposto, ha mostrato di sapersi calare perfettamente in questo ruolo e ha contribuito al successo del team. Il libero Shoji è riuscito a contenere bene le battute dei brasiliani e i loro attacchi.
Insomma, una squadra che rappresenta un bel mix tra giovani e giocatori più esperti e che si candida a recitare un ruolo da protagonista ai Mondiali.


Capitolo Italia. C'è chi è felicissimo di questa medaglia e ne va fiero, d'altronde è pur sempre un bronzo che ci conferma il valore altissimo della squadra, ma non riesco a vedere il bicchiere mezzo pieno.
Per me è davvero grave il fatto che riusciamo sempre ad arrivare alle fasi finali delle competizioni importanti, ma che stecchiamo sempre la partita decisiva. Non è tanto una questione di fisicità o tecnica, i giocatori validi li abbiamo, ma mentalmente non riusciamo mai ad entrare bene in partita. 
Più che un bronzo che vale oro è un bronzo che vale poco per me.


Spero di essere smentita dagli azzurri ai prossimi mondiali in Polonia. Dopo 3 anni in cui abbiamo collezionato solo argenti e bronzi un oro mondiale sarebbe il giusto coronamento di un percorso sin qui davvero importante e ricco di soddisfazioni, ma che non ci ha mai regalato una vittoria completa.
I mezzi li abbiamo, i giocatori anche, bisogna solo cambiare atteggiamento nelle partite chiave e ce la possiamo fare.
In ogni caso, sempre forza azzurri!

Foto: FIVB

sabato 19 luglio 2014

USA in finale World League

L'altra semifinale, giocata alle 17:30, ha decretato la prima finalista di questa World League: gli Stati Uniti. I ragazzi di Speraw hanno battuto l'Iran con un secco 3-0 aggiudicandosi così il primo posto disponibile per la sfida di domani. USA trascinati dal neo acquisto veronese Sander, capace di mettere a segno ben 17 punti. Serata no, invece, di Anderson e Rooney, compensati dalle belle prestazioni dei due centrali Lee e Holt, decisivi anche in battuta e a muro.

Foto FIVB

L'Iran è apparso spento rispetto alle partite già giocate a Firenze, incapace di entrare nel match e di mettere in seria difficoltà gli statunitensi. 
Top scorer Ghafour con 10 punti messi a segno. Nel secondo set il centrale Mousavi, unico giocatore sino a quel momento capace di colpire gli avversari, è dovuto uscire per un infortunio alla caviglia destra.

Foto FIVB


USA 3-0 IRAN
(25-18, 25-22, 25-16)
Foto FIVB

Tra poco Italia-Brasile, semifinale World League

Ci siamo, ormai manca poco. Purtroppo per motivi personali non ho potuto seguire con la giusta attenzione questa Final Six di World League, oltretutto organizzata in Italia a Firenze, ma tra meno di un'ora avrà inizio la semifinale con il Brasile e non potevo non postare nulla.

ORE 20: 30

In DIRETTA dal MANDELA FORUM (FI)

su RAI SPORT 1


BRAZIL

Foto: FIVB
vs


ITALIA

Foto FIVB
Semifinale World League 2014

Tifosa di un ciclismo che (forse) non c'è più

Il ciclismo è uno degli sport più faticosi che ci sia. Quand'ero piccola mi entusiasmava vedere come i corridori fossero in grado di resistere alle faticose salite delle Alpi sotto qualsiasi condizione climatica. Vedevo i loro volti contorcersi in una smorfia di dolore, come se fossero sul punto di cedere, fermarsi e dire basta, ma nessuno mollava, nonostante tutto. 
Sono cresciuta con le imprese di Marco Pantani, il mio primo grande idolo sportivo insieme a Paolo Maldini. Ricordo con commozione mio padre che, appena Marco iniziava ad alzarsi sui pedali, si alzava dal divano e cominciava ad incitarlo e a muoversi, saltare, dimenarsi come se così potesse davvero aiutarlo a superare la fatica. 
Poi, il buio. Basta solo nominare una piccola cittadina montuosa, Madonna di Campiglio, per portare alla mente ricordi spiacevoli. Nella mia memoria di bambina ho cancellato quel giorno, come se non fosse mai esistito. Dopo quel maledetto 5 Giugno la mia (e di mio padre) passione per il ciclismo è andata sfumando anche se non se n'è andata del tutto.

Io sono una di quelle che quando sente la canzone "E mi alzo sui pedali", scritta da Gaetano Curreri, si commuove.
Io sono una di quelle che sogna di andare a vedere una tappa del Giro sui monti alpini insieme al padre.
Io sono una di quelle cresciuta con le immagini del Pirata che scalava ogni salita con grinta e coraggio.
Io sono una di quelle che quando sente la parola "Pirata" pensa a Marco.
Io sono una di quelle che considerano Pantani un idolo, non un dopato.


Ansa

Ma..c'è un ma, come in ogni storia che si rispetti. Sono una tifosa dello sport, ovviamente pulito, e ogni volta che vedevo un ciclista italiano infiammare le salite del Tour o del Giro mi entusiasmavo come quando, poco più che neonata, feci con Marco. Credevo in quell'atleta, ero felice per lui, pensavo che in fondo con Pantani non era finito il ciclismo, che altri potevano andare a colmare in parte il suo vuoto. E puntualmente ogni volta venivo categoricamente smentita. Riccò, Di Luca, Basso (anche se la sua storia è diversa dagli altri, l'unico che invece di cercare scuse si è preso tutte le sue colpe).....sono solo i primi nomi che mi vengono in mente, ma potrei citarne molti altri. Queste storie mi hanno fatto guardare a questa disciplina con un occhio più distaccato, non sento più il cuore battere forte quando vedo un corridore scattare in salita, ho perso gran parte della mia passione immensa.
La batosta finale è arrivata con Lance Armstrong. Appena ho sentito le sue dichiarazioni ho ripensato a Marco, a quando diceva che lui aveva pagato per tutti, che il corridore americano in primis ma tutti gli altri facevano lo stesso, se non di peggio, ma chissà perché non venivano accusati. 


Afp Photo
Ma... sono un'eterna romantica, sportivamente parlando, e vedendo Fabio Aru al Giro e ora Vincenzo Nibali al Tour ho ricominciato a sperare. Le esperienze passate non le dimentico, ora non metterei la mano sul fuoco per nessuno, ma voglio continuare a pregare che ci sia qualcuno che prenda seriamente questo sport così tremendamente difficile e drammaticamente affascinante.

Io sono tifosa di un ciclismo che (forse) non c'è più.
Une de L'Equipe du samedi 19 juillet
La prima pagina de L'Equipe di oggi

mercoledì 16 luglio 2014

Germania 7-1 Brasile, le vignette più divertenti (parte 2)

I GIOCATORI

Sia chi era presente in campo, sia chi, come Neymar, ha dovuto vedere la partita sugli spalti, è stato bersagliato dall'ironia dei social network.

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David Luiz, invece, propone una soluzione alternativa....

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Foto: Ma che cazzo di parate sta facendo?

Il "Ficarra" brasiliano, invece, è più diplomatico: "almeno non dobbiamo andare a casa" visto che ci sono già.

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VIGNETTE VARIE

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La bandiera brasiliana per l'occasione ha cambiato il disegno al centro:


Su Real Time hanno inventato un nuovo programma:




Partita in salita





Germania 7-1 Brasile, le vignette più divertenti (parte 1)

Non ho ancora parlato su questo blog del risultato clamoroso ottenuto dalla Germania in semifinale contro i padroni di casa del Brasile. Così come ancora oggi si ricorda la grande impresa di "Italia-Germania 4-3" negli anni a venire si ricorderà la clamorosa debacle verdeoro, oltretutto in casa, e si parlerà di "Germania-Brasile 7-1".
Anche in questo caso l'ironia del web si è a dir poco scatenata. Ho cercato di fare una cernita delle vignette più divertenti, ma ne sono così tante che ho dovuto dividerle.

IL CRISTO REDENTORE

Ovviamente la satira non ha potuto non colpire la statua simbolo di Rio de Janeiro che mostra tutto il suo disappunto.

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ANGELA MERKEL

Questa è una delle mie preferite: la Merkel al posto del Cristo.


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FELIPE SCOLARI

Ovviamente uno dei più bersagliati è stato l'ormai ex allenatore dei brasiliani, costretto alle dimissioni dopo il Mondiale a dir poco deludente.

La regola del 7 a 1

Lui lo aveva predetto....

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martedì 15 luglio 2014

15 motivi per cui un'italiana ha tifato Germania

In questi ultimi giorni ho sentito/letto di tutto. Sui vari social network si trovavano facilmente commenti del tipo "Come fa un italiano a tifare Germania? Deve essere proprio scemo!", "Sì, certo, dopo tutti gli ebrei che hanno ucciso avete anche il coraggio di tifarli", "Siete completamente pazzi, così ci distruggono sull'unico campo in cui siamo superiori". 
Non so quante volte ho dovuto combattere contro la voglia impellente di rispondere per le rime, ma invece di dar vita a inutili questioni con persone sconosciute ho deciso di scrivere qui, sul mio blog personale, perché ho tifato Germania in finale (e anche in maniera abbastanza spudorata).

Ho tifato Germania perché:

1) Erano oggettivamente i più forti. C'è poco da dire a riguardo. Sono cresciuti nel corso del torneo mostrando una grande solidità in ogni reparto, un buon gioco collettivo, uno spirito di squadra non comune. Non hanno quasi un punto debole, la loro forza è nella difesa (capitanata da Neuer) e nella capacità di far girare la palla per poi piazzare al momento opportuno il cross o il tiro giusto.

2) Era una vera SQUADRA, in cui non c'è un solo leader su cui si poggia tutto il team, ma un insieme di 23 individualità dove ognuno si mette al servizio degli altri e rema nella stessa direzione con l'unico obiettivo di vincere. E non è una roba poi così scontata.

3) Saranno pure privi di fantasia e di creatività in campo, ma hanno vinto e questo basta a zittire tutti. A volte forse è meglio essere più rigidi e schematici: non sempre questo costituisce un fattore negativo, può essere ad esempio tradotto in una mancanza di agitazione (vedasi Messi).

Mondiali 2014 - Magia di Götze, GERMANIA campione del mondo
Deutschland Weltmeister
4) Erano i favoriti alla vigilia e nonostante la pressione sono riusciti a portare a casa la Coppa. Doppiamente chapeau!

5) Hanno giocatori fortissimi contro cui è quasi impossibile gufare. Vogliamo discutere di Neuer? C'è chi addirittura mette in dubbio il premio come miglior portiere della manifestazione! Ha salvato il didietro ai tedeschi in più di un'occasione, ha una capacità impressionante di prevedere le mosse degli avversari, è di un talento e di una lucidità pazzeschi. 

6) Hanno Mario, ma non il nostro, bensì un 22enne che è stato capace di portare alla vittoria i suoi compagni quando tutti presagivano un finale ai rigori. Un ragazzo che poco più che ventenne è stato pagato 37 milioni dal Bayern l'anno scorso (facendolo diventare il secondo giocatore tedesco più pagato della storia dietro al solo Özil) e che già da tempo ha dimostrato di che pasta è fatto. Viene considerato come uno dei talenti teutonici, e non solo, più forti in circolazione e ha dimostrato di meritare quei complimenti con i fatti, non come il suo omonimo.

7) Hanno Schweinsteiger, preso spesso in giro per il suo cognome, che tradotto letteralmente significa "colui che cavalca un maiale", e per il suo viso non di certo bello e delicato, ma chi non lo vorrebbe in squadra? Per me è stato il migliore in finale: ha retto il centrocampo quasi da solo correndo da tutte le parti, cercando di inserirsi in ogni azione, stringendo i pugni quando ha iniziato ad essere bersaglio dei falli degli argentini, protestando soltanto quando Aguero con la sua gomitata gli ha fatto uscire il sangue dallo zigomo destro. Più veniva colpito più si rialzava come se niente fosse. E' uno dei leader indiscussi, stoico, davvero un esempio.
Ci vorrebbero più Schweinsteiger nel mondo del calcio e meno primedonne o cascatori (ogni riferimento a Balotelli o Neymar è puramente casuale).

Bloodied: Bastian Schweinsteiger sporting a cut under his eye during the final victory over Argentina
Schweinsteiger, un vero leader stoico che non si è mai arreso
Ap
8) Hanno Müller, a cui secondo me dovevano dare il premio come miglior giocatore del torneo, ma come troppo spesso succede quando gioca Messi i premi finiscono a lui a prescindere. Basterebbe già dire che a 24 anni ha già partecipato a due Mondiali e ha segnato 10 gol, ma i numeri non sempre rispecchiano la grandezza di un atleta. Nel suo caso, invece, sì: è un attaccante, ma nonostante venga utilizzato spesso da Guardiola come prima punta, si trova più a suo agio quando viene schierato più dietro. Ha uno spiccato fiuto per il gol, riesce a superare l'avversario con facilità, spesso i suoi cross sono perfetti per i compagni in area. Insomma: un giocatore completo a cui auguro di superare il record di gol fatto registrare dal compagno Klose.

9) Hanno Klose, che ho appena citato. Il giocatore che ha segnato più gol in un Mondiale andando a segno ben 16 volte in 4 edizioni e superando Ronaldo, fermo a quota 15. Nonostante abbia 36 anni Miro riesce sempre a sorprendere in positivo e a trovare spazio in questa Germania dall'età media molto bassa. Lo davano per bollito già tempo fa, ma ha dimostrato ancora una volta di essere all'altezza.

10) Non me ne frega una cippa della Merkel. Non è che se tifo Germania ai Mondiali allora vuol dire che sono d'accordo con le mosse politiche della cancelliera tedesca. Diamine, resta pur sempre una partita di calcio che, per quanto possa essersi trasformato in una macchina per fare soldi, rimane comunque un gioco. Non è che adesso visto che hanno vinto la finale la Merkel inizierà a sfotterci e a deriderci anche in politica. Le sue mosse economiche non c'entrano una cippa con il calcio! Se stronza era stronza rimane, se aveva un accanimento contro l'Italia tale rimarrà e non di certo perché ha stretto tra le braccia la Coppa del Mondo. 

11) Non ho mai sopportato Maradona al di fuori del campo e non è che Messi mi stia proprio tanto simpatico. Penso che il primo sia stato un mito (quasi) impossibile da eguagliare per le sue performances indimenticabili, ma che fuori dal mondo del calcio non ne abbia combinata una giusta e che ora sputa sentenze contro tutto e tutti, il più delle volte senza ragione alcuna. Il secondo, invece, è un fenomeno, ma a volte è stato troppo sopravvalutato per me (vogliamo parlare dei quattro Palloni d'Oro di cui ne meritava solo due o del premio di miglior giocatore dei Mondiali?), con la Nazionale non è mai riuscito ad esprimersi ad altissimi livelli e non è neanche un leader carismatico. Fa parte della storia del calcio, ma Maradona e Pelè sono tutt'altra cosa.

Leo Messi
La delusione di Messi.
Getty

12) Loro nel 2006 hanno tifato noi nonostante li avessimo battuti. Ricordo ancora che i giorni prima della finale sul Lago di Garda c'era la corsa alle maglie degli azzurri da parte dei tedeschi perché tra Italia e Francia meglio veder trionfare noi che loro. Forse è solo questo che ci accomuna, ovvero l'odio nei confronti dei cugini galletti, ma non è cosa da poco. A volte l'odio unisce più dell'amore.

13) Hanno un senso di appartenenza e un patriottismo che gli invidio molto. Noi italiani siamo i primi che svalutiamo la nostra terra, non siamo fieri della nostra provenienza, ma spesso ce ne vergogniamo e accusiamo gli altri invece di riflettere che spesso siamo noi quelli che rovinano la reputazione degli italiani all'estero. 
Pensare che una nazione divisa da un muro tra Est e Ovest fino al 1989 sia molto più unita di noi che invece abbiamo ottenuto l'unificazione nel 1861 mi crea una profonda tristezza.

14) Sono i più fighi. Lo so che la bellezza è una cosa soggettiva, ma io credo che abbiano degli elementi davvero notevoli sotto questo punto di vista. Vabbè che io sono un caso perso visto che subisco a prescindere il fascino dei tedeschi e trovo figo anche uno come Müller con un nasone immenso e una bocca in stile forno a legna, ma vogliamo parlare di gente come Hummels, Neuer, Özil, Kroos, Höwedes, Podolski o anche il più "stagionato" Klose?

Mats Hummels che in questo scatto mostra tutto il suo talento da calciatore

15) "Li stimo ma non li sopporto", come amava ripetere un mio zio ogni volta che andavamo in vacanza sul Lago di Garda. E in effetti è vero. Li stimo per come riescono ad essere precisi in ogni cosa che fanno, puntuali, rispettosi dei compiti loro assegnati e delle leggi, efficienti, diligenti, ma in realtà sono anche gli stessi motivi per cui non li sopporto. Non hanno il nostro carisma, l'allegria contagiosa, la simpatia, la gioia di vivere, di divertirsi e fare festa, di lasciarsi andare ogni tanto e fregarsene delle etichette sociali. 
Nonostante i tempi in cui viviamo sono fierissima e orgogliosa di essere italiana, ma così come abbiamo goduto noi nel 2006 (e ancora godo, devo ammetterlo) lasciamoli godere per la loro splendida e meritata vittoria.


Alfy (fieramente italiana ma tifosa della Germania)

Tifosi "particolari" (parte 4)

Chissà che squadra tifava quest'uomo, non si capisce dal suo viso.....

Brasile 2014: le foto più belle dei tifosi
Ansa

L'uomo diviso tra essere umano,gallo e cane

Brasile 2014: le foto più belle dei tifosi
Ansa

E se non vi sembra abbastanza ecco l'uomo-lupo con le corna da diavolo

Brasile 2014: le foto più belle dei tifosi
Ansa

Per la serie: non sapevo che l'uomo tigre fosse colombiano

Brasile 2014: le foto più belle dei tifosi
Ansa

Non so a voi, ma a me ha un pò inquietato quando me lo sono trovato sul computer!

Brasile 2014: le foto più belle dei tifosi
Ansa

La Bella e la Bestia, o la Bella e l'Uomo Carota o... non so come definirlo, pensateci voi!

Brasile 2014: le foto più belle dei tifosi
Ansa

Finalmente due brasiliani con una mise sobria!

Brasile 2014: le foto più belle dei tifosi
Ansa

Brasile 2014: le foto più belle dei tifosi
Ansa