Citazioni olimpiche

"Come nelle Olimpiadi sono incoronati non i più belli e i più forti, ma quelli che partecipano alla gara (e tra di essi infatti vi sono i vincitori), così nella vita chi agisce giustamente diviene partecipe del bello e del buono."

ARISTOTELE

"I primati mondiali sono fatti per essere battuti, un oro olimpico resta per sempre."

USAIN BOLT

"L'Olimpiade vince con gli sport poveri, ma vince anche con i campioni del superprofessionismo. L'Olimpiade è una parentesi tra le contraddizioni dello sport, viaggia tra le angustie e gli splendori del mondo, non maschera nulla, non ci fa dimenticare tragedie e ingiustizie, difende faticosamente valori. Benedetto sia chi la concepì e chi la fece rinascere. Nulla di più bello ho visto sgorgare dalla fantasia dell'uomo."

CANDIDO CANNAVO'
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lunedì 12 gennaio 2015

I miei pensieri sulla Final 4

Non parlo delle polemiche con i tifosi modenesi, ma è una scelta voluta dato che penso che la prima differenza tra volley e calcio risieda proprio nel fatto che appena cade l'ultima palla si torna ad essere tutti amici, indipendentemente dalla squadra per cui si tifa. Questo non implica che gli sfottò, gli insulti bonari o simili non siano legittimi, anzi: ricordi certi scontri verbali con quelli di Cuneo che avrebbero fatto rivoltare nella tomba Gandhi!
Ma voglio condividere con voi un augurio proprio alla tifoseria di Cuneo, storica piazza della pallavolo maschile italiana. I Blu Brothers mancano al volley della penisola, Cuneo manca a tutti gli appassionati. Spero con tutto il cuore che riuscirete a tornare in Serie A presto con uno sponsor ed una dirigenza seria. Lo stesso augurio che faccio a Treviso e a Piacenza, ma in quest'ultimo caso sperando che la società non fallisca prima del termine del campionato.
La pallavolo ha bisogno di voi perché le province sono la linfa vitale del volley italiano. Peccato che qualcuno di una provincia il cui nome finisce per "acerata" non l'abbia capito........

Paolo Allasia/ Targatocn.it
Inoltre vorrei fare un plauso alla società trentina, che dimostra di essere seria e controcorrente. Questo perché non ha paura di mettere in campo in una finale importante un opposto classe '93, Nelli, che tra l'altro ha ben figurato. La Diatec ha confermato il posto da titolare a Lanza, 23enne, anche quando la maggior parte delle grandi società lo avrebbe relegato in panchina, visto che il comportamento più comune negli ultimi anni è quello di puntare su giovani stranieri o di sbattere fuori gli italiani di prospettiva al primo errore. Come quando si lamentano che i giovani non hanno voglia di lavorare, ma quando ti presenti ad un colloquio ti viene detto che "non possiamo darti il posto perché non hai esperienza", dimenticando che per fare esperienza è necessario che qualcuno ti dia una chance. Ecco, in Trentino sono stati sempre controcorrente: in panchina spuntano anche Fedrizzi e Thei ('91), Giannelli ('96), Mazzone ('95). E per questo mi congratulo con la società e l'allenatore (che pure ieri ha fatto uno show dei suoi davvero discutibile, ma non mi ci voglio soffermare).


Una nota di merito anche a Modena e in particolare alla sua presidente Catia Pedrini, capace di portare di nuovo la società in alto dopo anni e anni di magra. La prendevano per scema all'inizio del suo mandato quando si prefiggeva obiettivi importanti, in primis quello di riavvicinare la gente al palazzetto. E invece ha dimostrato che con tenacia ed entusiasmo (e soldi, quello è ovvio) si possono raggiungere traguardi importanti. Ce ne fossero di più di figure come lei e come Sirci.

Catia Pedrini con la Coppa

Foto: Modena Volley
Il presidente di Perugia è un vulcano di idee ed energia e non è un caso se il PalaEvangelisti sia diventato un palazzetto in cui è davvero difficile giocare per gli avversari. L'entusiasmo del numero 1 della Sir (e la sua eccentricità, basti vedere la foto) si è trasmesso immediatamente al pubblico perugino e il capoluogo umbro è entrato di diritto nell'élite del volley, sperando che vi rimanga ancora a lungo. Dopo il Fontescodella l'impianto perugino è quello in cui sono stata più volte e vi assicuro che rispetto a dieci anni fa sembra essersi trasformato.

Fabio Marzi e Gino Sirci
A destra Gino Sirci

Infine una nota per la Lube. Mi è dispiaciuto leggere lo sconforto e il disappunto dei tifosi, molti dei quali sono miei amici, che macinano km su km ogni settimana pur di seguire i propri beniamini e non smettono mai di incitarli. Certo, nessuno glielo impone, è una loro libera scelta, ma l'aspetto che mi preoccupa maggiormente è che la Lube non fa altro che incassare sconfitte brucianti e a volte figure di merda enormi (devo ricordarvi gli episodi di Cuneo, Trento e Piacenza in Champions o la semifinale di Coppa Italia contro Perugia dell'anno scorso?) senza preoccuparsi. Minimizzano anche le sconfitte peggiori con un "vabbé, ma era la Coppa Italia, il nostro obiettivo è lo scudetto" e frasi simili e non prendono provvedimenti seri. C'è una squadra che, indipendentemente da chi giochi, se la fa addosso quando è ora di tirare fuori gli attributi per vincere. E a loro sembra una cosa tanto normale??? Più serietà da parte di tutti, ecco cosa ci vuole.

E' stata la prima Coppa Italia da non tifosa: ho seguito tutte le partite con lo sguardo di una comune appassionata di pallavolo senza tifare per una squadra in particolare e devo dire che è stata una bella esperienza. Da neutrale si capiscono molte cose in più e di una cosa sono certa: non tifo più Lube, ma la passione per la pallavolo non si spegnerà mai.

Foto: Giuliani/ Get Sport Media

venerdì 9 gennaio 2015

Final Four Coppa Italia maschile

PROGRAMMA

PalaDozza (Bologna)

10-01-2014

SEMIFINALI

ore 16:00

ENERGY T.I. DIATEC TRENTINO - SIR SAFETY PERUGIA

Luciano De Cecco
Foto: Morbidoni/ Get Sport Media

ore 18:30

MODENA VOLLEY - CUCINE LUBE BANCA MARCHE TREIA

Bruno
Foto: Morbidoni/ Get Sport Media

11-02-2014

FINALE

ore 17:00

Tutte le gare saranno trasmesse in diretta su Rai Sport 1.


martedì 6 gennaio 2015

Addio Lube Macerata

Io non sono di Macerata, non sono una "pistacoppa" purosangue, seppur abito a una manciata di km dal capoluogo. Ma a Macerata ho vissuto cinque degli anni più belli, duri, faticosi e gratificanti della mia vita; a ogni vicolo o angolo ho legati ricordi indelebili; mi lamento come tutti del fatto che a Macerata non ci sia niente, ma quando vado fuori la esalto come se fosse la città più bella del mondo, citando in primis lo splendido Sferisterio. 
Ma la cosa che da sempre mi tiene fermamente legata a Macerata è la Lube, la squadra che seguo da quando sono una bambina. Ormai è passato quasi un decennio dalla prima volta in cui ho messo piede al Fontescodella, quel palazzetto così piccolo ma così pieno di calore, e mai avrei immaginato che sarebbe diventato col tempo la mia seconda casa. Lì ho conosciuto persone stupende di tutte le età con le quali ho condiviso questo grande percorso. Persone con le quali sono diventata amica, tanto che quando magari c'era una partita non troppo interessante il motivo per cui andavo al palas era proprio quello di incontrarmi con esse. Ho anche conosciuto tifosi di altre città e squadre, con i quali durante le sfide ci si insultava, ma con cui ci si ritrovava a fine partita come se niente fosse. 
Ho vissuto tantissime emozioni contrastanti. 
Ho gioito per le grandi vittorie, e ce ne sono state tante; ho pianto lacrime di gioia e di delusione; mi sono sentita tradita e arrabbiata con la squadra e lo staff quando abbiamo preso batoste incredibili, e anche di queste ce ne sono state tante. Ho sopportato critiche aspre e spesso gratuite verso noi tifosi maceratesi. Ho partecipato a così tante trasferte che neanche riesco più a contarle per quante sono: giornate stupende, vissute come una sorta di gita in compagnia di persone alle quali volevo bene. Ci si divertiva, si rideva, si scherzava e anche se si perdeva 3-0 dopo aver macinato centinaia di km non si riusciva mai a essere tristi per troppo tempo.
Ho conosciuto campioni grandissimi che mi hanno fatto capire ancor di più la bellezza di questo sport, uno sport in cui a fine partita puoi avvicinare il tuo campione del cuore, scambiare qualche battuta e magari diventarne anche amico. Tengo tutti gli autografi e le foto (che sono tantissime) scattate in questi anni in un album che custodisco gelosamente. Un giorno lo mostrerò fiera ai miei figli o nipoti sperando che anche loro avranno la fortuna di poter vivere una passione così bella e forte come la mia.
Quanto mi sentivo orgogliosa quando andando in vacanza, anche all'estero magari, e affermando di essere marchigiana di Macerata, mi sentivo rispondere "Ah, Macerata! Lube, pallavolo!".
Mi sentivo di appartenere a questa squadra, come se davvero il mio contributo fosse fondamentale per vincere, come se fossi io stessa un giocatore che scendeva in campo.

Voglio essere chiara: con questo non voglio convincere nessuno a non andare al palazzetto a Civitanova, ognuno è libero di decidere da solo cosa fare, non giudico le scelte altrui, ma non voglio neanche che gli altri giudichino le mie. Non voglio neanche fare polemica, conosco bene i motivi che hanno spinto la società a questo spostamento, ma non ce la faccio a tifare per una squadra che non mi rappresenta più, che non sento più come mia. Una squadra si può comprare, la fede in essa no. Mai.
So anche che la mia assenza non verrà notata da nessuno e che il mio posto vuoto verrà rimpiazzato da decine e decine di persone che magari gioiranno, soffriranno e seguiranno la squadra in capo al mondo come ho fatto io in questi anni, ma non mi importa. Un tifoso non tifa per comparire in tv quando si vince, lo fa per PASSIONE.
Quella passione che non sarà mai più la stessa per me.
Perché la Lube E' Macerata, E' il Fontescodella e per me la Lube cessa di esistere da ora.

La mia prima trasferta è stata a Perugia e, per uno strano scherzo del destino, anche l'ultima è stata in terra perugina. La vittoria dell'ultimo scudetto è stata la più bella in assoluto, forse perché sapevo già fosse l'ultimo successo, forse perché ho saputo solo 15 ore prima della partenza di poter andare al PalaEvangelisti o forse perché è stato l'unico scudetto vinto davvero fuori casa... in ogni caso, non ho rimpianti. Ho chiuso da vincente, con le foto con la coppa in mano e i grandi festeggiamenti che sono seguiti e non avrei davvero potuto chiedere di meglio.

Chiudo con questo coro che ho sempre cantato a squarciagola e che rappresenta il mio pensiero:

"Biancorossa è la nostra bandiera, biancorossa è la nostra città, biancorossa è la nostra bandiera e biancorossa PER SEMPRE resterà"


lunedì 10 novembre 2014

Il Fontescodella si commuove ricordando Marco Simoncelli

MACERATA - Atmosfera da brividi al Palasport Fontescodella prima della sfida con Piacenza, quando lo speaker Fabio Domizi ha annunciato la presenza nell’impianto di Paolo Simoncelli, il papà dell’indimenticato campione di motociclismo Marco (da tutti conosciuto come “Sic”), arrivato a Macerata su invito dell’amico allenatore della Cucine Lube Banca Marche Alberto Giuliani (motociclista e grande appassionato del motociclismo agonistico), da cui ha ricevuto in dono la maglia ufficiale da gioco dei biancorossi autografata da tutta la squadra. 

Il momento della consegna è stato accompagnato da un lunghissimo applauso e da tanta commozione, visibilmente riconoscibile negli occhi di tutti i protagonisti in campo e in quelli dei 2 mila presenti al Fontescodella.

Foto: Spalvieri

mercoledì 25 giugno 2014

Volley maschile: mercato italiano Lube, Perugia, Piacenza

LUBE BANCA MARCHE MACERATA

Confermato anche per la prossima stagione il palleggiatore Natale Monopoli, l'unico giocatore ad aver vinto tutti e tre gli scudetti con la Lube, sempre come secondo palleggiatore. Nat si può definire a tutti gli effetti una bandiera della Lube con la quale si appresta a vivere la nona stagione, seppur non consecutiva (nel 2010-2011 giocò in A2 a Santa Croce). Stessa cosa per il libero francese Hubert Henno che ha rinnovato il contratto, in scadenza quest'anno, per un'ulteriore stagione.
L'iscrizione alla Champions League è stata fatta con la denominazione Lube Treia mentre sembra sia stato dato il via libera ufficiale alla costruzione del palazzetto a Civitanova Marche anche se i lavori ancora non sono iniziati.
Il primo colpo vero di mercato è dato dal ritorno in biancorosso di Alessandro Fei, che probabilmente verrà utilizzato come opposto. L'ex piacentino, che ha già giocato nella Lube dal 1998 al 2001 contribuendo a vincere i primi due trofei della società, ha firmato un biennale.

Foto Maurizio Spalvieri

SIR SAFETY PERUGIA

Acquistato da Modena il centrale Thomas Beretta, 24enne azzurro, che si va ad aggiungere ai confermati Simone Buti e Rocco Barone.
Reparto schiacciatori completo con l'arrivo dello statunitense Joe Sunder, classe 1989, cresciuto nella Pennsylvania State University, che si va ad aggiungere ai nuovi acquisti Fromm e Maruotti e al confermato capitan Vujevic.
Il vice Atanasijevic sarà il 19enne greco Georgios Tzioumakas, già nel giro della Nazionale da tempo, che nell'ultima stagione ha ben figurato nell'Iraklis.
Dopo la conferma di Adriano Paolucci, reduce da una grande stagione a Perugia, ora manca soltanto un secondo libero da affiancare a Giovi per completare la rosa.

Dalla pagina Fb della Sir

PIACENZA
Dopo tanti dubbi è arrivata la conferma dell'iscrizione della squadra al prossimo campionato. Domani il presidente Molinaroli terrà una conferenza aperta al pubblico in cui illustrerà il futuro della società.
Per ora sono stati confermati capitan Zlatanov (che ha rifiutato le offerte di diverse società, tra cui Monza e Perugia), Papi, Le Roux e Tencati, mentre sono in corso le trattative per il rinnovo di Marra.
Per quanto riguarda le cessioni, alle partenze ufficializzate di Vettori, De Cecco, Fei, Piano, Kaliberda si aggiunge anche quella dello schiacciatore albanese Gazmend Husaj, poco utilizzato lo scorso anno, che giocherà in Turchia.
Cambio di allenatore: nonostante Monti avesse dato la disponibilità a continuare la sua avventura in terra emiliana la società ha puntato su Andrea Radici, che dopo 7 anni a Città di Castello con cui è riuscito a fare il balzo dalla B1 alla A1 ha deciso di imbarcarsi in una nuova avventura. Queste le parole dell'ex Monti a Sportpiacenza.it: "Sono dispiaciuto perché mi sembra che non ci sia stata la volontà di trovare un punto di contatto. Di fatto non è mai esistita una trattativa, mi hanno fatto una proposta irricevibile e non si sono mossi da quella base. Io ero anche disposto a rinunciare a dei soldi per rimanere a Piacenza, ma l’impressione è che non volessero proseguire con me".
Il primo acquisto riguarda il palleggiatore portoghese Miguel Tavares Rodrigues, classe 1993, attualmente impegnato in World League con la nazionale. 
In posto 4 si registra il ritorno a Piacenza di Jacopo Massari dopo due anni a Città di Castello. Lo schiacciatore saluta così la sua ex squadra: ”È difficile se non impossibile descrivere con le parole i due anni passati a Città dì Castello. Sono arrivato due anni fa e subito è stato amore a prima vista, mi sono sentito a casa, era tutto come l'amico Matteo Piano mi aveva descritto. Lascio davvero una parte di me nell' Alta Valle, dove si respira la pallavolo ad ogni angolo. La gente mi ha dato tanto e spero di aver lasciato qualcosa anch'io ad una  terra che mi ha cresciuto sia dal punto di vista umano sia dal punto di vista pallavolistico. Torno a casa sicuramente più ricco e con la consapevolezza di aver capito cosa significa condividere. Comincio con il ringraziare la società, anche se l'impronta è quella famigliare, dove tutto si fa con passione, quindi ringrazio la Signora Ciri e il presidente Arveno Joan, Antonello Cardellini che dal primo giorno mi ha preso sotto la sua ala, per qualsiasi cosa a qualsiasi orario lui c'era. Ringrazio Valdemaro Gustinelli per la fiducia ripostami, Vittorio Sacripanti che con il rito scaramantico della domenica mattina cercava sempre di togliere tensione e mettere serenità, Marco Bartolini,  più che assistente allenatore, un amico, che mi ha sostenuto nei momenti difficili, il grande Roberto Ciamarra, per avermi spronato a guardare  sempre di più  i migliori. Ringrazio il coach Andrea Radici per avermi  fatto crescere tecnicamente ed avermi  insegnato come si sta uniti nei momenti di difficoltà, proprio come fanno le famiglie. Non vorrei dimenticare nessuno, quindi ringrazio Fausto per avermi sopportato nelle mie maniacali mattinate in sala pesi, i due fisioterapisti Alessio Botteghi e Filippo Mariotti per avermi  rimesso in sesto dopo qualsiasi problema fisico. Poi che dire, non sarebbero stati due anni così speciali senza il mio compagno di merende, Matteo Piano, ho condiviso tanto con lui, ha portato una ventata di colori e di estro, un amico vero, quelli che rimangono nonostante tutto. Il piccolo 'Chico' Tosi, due anni compagni di ricezione e non  solo, una di quelle persone con cui basta uno sguardo per essere capito, un grande. Dovrei ringraziare tante altre persone importanti, ma sarebbe un elenco troppo lungo e non darei il giusto merito a tutto quello che hanno fatto per me in questi due anni, quindi passerò presto a Città di Castello per salutarli di persona. Dico ciao a un posto speciale fatto da persone splendide, una tribuna che mi ha fatto vivere emozioni indimenticabili: tutto ciò lo porterò con me e vi assicuro non vi dimenticherò. Andrò a riabbracciare i colori biancorossi, qualcosa vorrà dire". 
Jacopo Massari
Foto: Copraelior.it


mercoledì 4 giugno 2014

Auguri Michele Baranowicz!

Arrivo con un pò di ritardo, ma dopo aver festeggiato Marko Podrascanin e la sua Milena non posso non congratularmi e fare gli auguri anche a Michele Baranowicz e alla sua neo mogliettina Tatiana.

Foto: Gli sposi Michele e Tatiana a tavola

AUGURI RAGAZZI!!!

Foto: Tantissimi auguri al nostro Michele Baranowicz e alla sua Tatiana... Oggi sposi!

Ovviamente tanta pallavolo durante la festa

Foto: Si gioca a volley anche al matrimonio di Baranowicz!


giovedì 22 maggio 2014

Volley maschile: i grandi colpi di mercato

Riassumiamo i principali colpi di mercato avvenuti nell'ultimo periodo, sia rumors sia notizie confermate.

LUBE BANCA MARCHE MACERATA

I campioni d'Italia hanno dovuto salutare il capitano Ivan Zaytsev (che se ne va nella Dinamo Mosca, contratto triennale), anche se con la promessa di tornare presto, e si stanno guardando intorno per cercare un degno sostituto. Manca ancora l'ufficializzazione, ma sembra proprio che Giulio Sabbi, ex Molfetta, sia stato acquistato dai maceratesi. Per il sestetto titolare si sta pensando a Sokolov, da Trento, ma non sembra un obiettivo facile da raggiungere.
Confermati Monopoli, coach Giuliani (prolungato di un altro anno il contratto in scadenza nel 2015), Kovar, Parodi, Baranowicz e la coppia di centrali serba. Randazzo, che in questi giorni si trova in Brasile per la sua prima convocazione ufficiale in nazionale maggiore, rientra dal prestito a Vibo e bisogna vedere se rimarrà nelle fila biancorosse o verrà di nuovo ceduto per fare esperienza in campo. 
Uno dei dubbi più grandi in casa Lube, però, riguarda il dove si giocherà nella prossima stagione: Civitanova, Osimo, Canicattì...? Per ora pare che la denominazione della società cambierà in Lube Treia, per il resto attendiamo ancora qualche settimana.

Foto: Maurizio Spalvieri

SIR SAFETY PERUGIA

Il Presidente Sirci aveva promesso ai tifosi di creare una squadra capace di essere competitiva anche in Europa e finora è stato di parola. Salutato coach Boban Kovac, che ora allena l'Iran, in Umbria è arrivato niente di meno che il pluricampione Nikola Grbic, alla sua prima esperienza in panchina dopo anni da protagonista in campo. La notizia più rilevante è data dal rinnovo di Magnum Atanasijevic, che ha firmato un contratto triennale. Salutato Petric, direzione Modena, Perugia si è assicurata le prestazioni di Gabriele Maruotti e di Chris Fromm, anche se bisogna vedere se saranno entrambi titolari. La sensazione è che debba ancora arrivare un gran colpo per il reparto degli schiacciatori. 
Last but not least, l'acquisto di Luciano De Cecco, considerato da tutti come uno dei palleggiatori più forti al mondo: insieme all'opposto serbo formerà una delle diagonali più temibili e i tifosi già sognano di vederli protagonisti di una stagione esaltante.
In uscita Mitic, probabilmente in prestito in Serbia per fare esperienza, e Cupkvovic, accasatosi in Polonia al Bydgoszc.

Dalla pagina Fb della squadra: https://www.facebook.com/SirSafetyPG?hc_location=timeline

CASA MODENA

Grandi colpi di mercato per Modena. Oltre ai confermati Bruninho e Uros Kovacevic la formazione emiliana si è assicurata Matteo Piano e Luca Vettori, due dei giovani azzurri più talentuosi degli ultimi anni. In posto 4 insieme a N'gapeth vedremo Nemanja Petric, protagonista di una stagione eccellente a Perugia in cui ha mostrato tutto il suo grande potenziale. In uscita, invece, Thomas Beretta (fine prestito da Monza), che non ha brillato particolarmente al suo primo anno in A1, e Zibi Bartman, troppo altalenante nelle prestazioni, che torna in Polonia.
Per quanto riguarda il libero via Manià e al suo posto arriva Totò Rossini, che sarà sicuramente protagonista in nazionale quest'estate.
Infine arriva da Città di Castello Luca Sartoretti, figlio del celebre Andrea. 
I rumors dicono che è probabile l'arrivo di Jack Sintini come riserva di lusso di Bruninho mentre si è raffreddata la pista che portava a Alessandro Fei.

Dalla pagina Fb della squadra: https://www.facebook.com/PallavoloModena66

Questi sono i movimenti di mercato delle squadre che tutti pensano possano recitare un ruolo da protagoniste nella prossima stagione, ma siamo in attesa di conoscere le trattative delle due neo promosse, Monza e Padova (confermato l'allenatore Baldovin), e degli altri team, che finora non hanno fatto molte mosse.

DIATEC TRENTINO

Il primo nodo da sciogliere sarà quello dell'allenatore: probabilmente Serniotti se ne andrà e al suo posto potrebbe venire uno tra Roberto Piazza o Glenn Hoag. Si è parlato anche di un possibile ritorno della coppia d'oro Stoytchev-Kaziyski, ma per ora non c'è niente di confermato. Sembra essere più probabile, invece, il ritorno di Lukasz Zygadlo al posto di Suxho.
Si cerca di far rimanere Sokolov, che a quanto pare però è destinato a cambiare squadra, probabilmente Macerata o un team estero.
Si riparte dalle conferme di Lanza, Birarelli, Colaci e Solè.

CITTA' DI CASTELLO

Confermato coach Radici, che ha guidato la squadra a una bella stagione, insieme al regista Antonio Corvetta e all'opposto Gert Van Walle. Ludovico Dolfo è ancora sotto contratto mentre bisogna definire la situazione del libero Federico Tosi, il cui cartellino è di Santa Croce. 
In uscita si registrano le partenze di Matteo Piano e di Chris Fromm, senza dimenticare anche quella di Luca Sartoretti che si ricongiunge con il padre a Modena.

Il tedesco Christian Fromm

CMC RAVENNA

Il nuovo coach è, a sorpresa, Waldo Ariel Kantor, ex palleggiatore argentino per anni nel nostro campionato, ma che è un debuttante in Italia in qualità di allenatore. Va a sostituire Marco Bonitta che è tornato ad allenare la nazionale femminile dopo aver regalato a Ravenna la qualificazione alla Challenge Cup.

CALZEDONIA VERONA

Anche qui per ora si riparte dalla conferma dell'allenatore, Andrea Giani.

ANDREOLI LATINA

In panchina arriva Gianlorenzo Blengini, da Vibo Valentia. Confermato Sottile in regia. La campagna acquisti dipenderà dalla disponibilità economica della società, che ha affermato come obiettivo primario quello di voler riempire il palazzetto e far appassionare la gente alla squadra.


Vi terrò aggiornati costantemente nei prossimi giorni!

La sensazione è che il campionato italiano maschile possa ancora essere considerato di alto livello, a differenza di quello femminile.

martedì 13 maggio 2014

Lube MACERATA campione d'Italia! (parte 1)

Sì, lo so, arrivo con più di una settimana di ritardo a celebrare la vittoria dello scudetto da parte della Lube Banca Marche Macerata, ma ho impiegato diversi giorni per rendermi conto di cosa sono stati capaci di fare questi ragazzi.


Si dice sempre che l'ultima vittoria sia la più bella, ma stavolta questa affermazione non è data dalla vicinanza temporale. Vincere per la prima vera volta in trasferta di fronte ad un pubblico avversario davvero splendido, ad una squadra che ha dimostrato col tempo di essere una vera corazzata con nulla da perdere e tutto da guadagnare e dopo un'annata negativa, dà ancor più lustro al terzo scudetto della storia Lube.

A inizio anno tutti davano per vincitrice Macerata: Trento aveva dovuto cedere i suoi fenomeni, Piacenza non sembrava essere all'altezza della corazzata Lube vista l'età media e i lunghi play off da giocare al meglio delle 5 gare, Cuneo e Modena non avevano delle squadre capaci di puntare in alto e Perugia aveva un bel sestetto, ma avrebbe potuto lottare massimo per un quarto-quinto posto.


In effetti la Lube chiude l'anno da campione d'inverno, mentre Perugia a sorpresa con il bomber Magnum Atanasijevic inizia ad inanellare una vittoria dopo l'altra. Primo appuntamento importante, la Coppa Italia, che mette in scena in semifinale Macerata contro la Sir. L'epilogo è dei più inimmaginabili e drammatici per la squadra favorita, che viene mestamente eliminata dopo aver avuto la possibilità di chiudere il match addirittura sul 3-1. Piovono critiche su critiche, Giuliani presenta le dimissioni che vengono prontamente rifiutate dalla società e la squadra si stringe attorno al tecnico settempedano dimostrando di avere cieca fiducia in lui. Il momento è davvero critico, ma la situazione peggiora ulteriormente quando Macerata viene eliminata dalla Champions per mano di Piacenza. Il copione sembra sempre lo stesso negli ultimi anni della competizione europea: Lube vittoriosa in casa per 3-0 con una prestazione netta e convincente, poi sconfitta per 4-0 (tre set più il golden set) a casa dei Lupi Biancorossi. 
E' in quel momento che scatta qualcosa nei giocatori marchigiani: capiscono di aver toccato il fondo, sono insultati e criticati in maniera a dir poco aspra da parte di tutti e comprendono che c'è una sola maniera per zittire quelle voci....portare a casa lo scudetto. Si rimettono a lavorare in palestra a testa bassa, cercando di non dar peso ai giudizi sul loro conto, unendosi sempre più, diventando una vera SQUADRA che lotta fino all'ultimo pallone per un obiettivo comune. Ma la strada è davvero lunga e quando si semina non si possono raccogliere subito i frutti del proprio lavoro.

Piacenza alla penultima giornata li supera in classifica, ma si riscattano nell'ultima partita di campionato spedendo a casa con un secco 3-0 al Fontescodella proprio gli emiliani.


Play off. Con Verona in gara 1 un brivido immenso assale i tifosi: vanno sotto 2-1, poi recuperano e portano a casa la vittoria. Da quell'istante in poi non perderanno più un set fino alla semifinale con Modena. I canarini con uno Ngapeth in gran forma sembrano in grado di impensierire seriamente i maceratesi, ma il campo dà un esito implacabile: la serie si conclude con un bottino di 9 set a 0 per i vincitori della regular season.

La Lube è in finale! Contro chi? Serve un'emozionante gara 5 tra Piacenza e Perugia per definire la sua sfidante, ma alla fine sono gli umbri a scamparla mostrando di aver fatto passi da gigante rispetto alla finale di Coppa Italia. E' così che Atanasijevic la spunta su Vettori, Buti su Simon e Vujevic/Petric su Zlatanov/Papi. 
Tutta la città è in festa, per loro è già un grandissimo risultato essere riusciti ad arrivare al rush finale, ma visto il loro entusiasmo e il loro gioco con un Aleksandar mattatore assoluto hanno tutto il diritto di pensare a conquistare l'ambito trofeo.


Gara 1, PalaBaldinelli di Osimo completamente gremito. La Lube parte male, sugli spalti già si registrano i primi malumori. Nel secondo parziale riescono a vincere, ma è quando si trovano sotto di 2-1 che arriva la reazione che tutti volevano e dopo una sfida emozionante portano a casa la gara (da segnalare un grande Kurek, MVP, in attacco e a muro).

Nel dopo gara Giuliani accusa il secondo allenatore perugino di essersi intrufolato in una stanza chiusa a chiave per rubare i materiali utilizzati dagli scout per preparare la partita. La Sir non smentisce, ma si limita a scusarsi dell'accaduto e classifica quel gesto come un'iniziativa del singolo in cui gli altri non c'entrano. Il clima si fa infuocato, soprattutto sui social network e c'è chi addirittura arriva a giustificare il gesto del secondo allenatore!

Gara 2, PalaEvangelisti di Perugia. Il pubblico umbro è a dir poco assordante, colorato e esaltato: sostengono i loro beniamini dall'inizio alla fine, il palas è uno spettacolo. Macerata sembra poter vincere, ma non ha fatto i conti con Atanasijevic (MVP) e compagni: è un altro 3-2, che stavolta sorride ai perugini.

Gara3, di nuovo a Osimo, è nel segno del nervosismo e in effetti la gara dal punto di vista tecnico non è esaltante. L'inarrestabile, fino a quel momento, opposto serbo non riesce a confermarsi con una . Sugli scudi la prestazione del regista Baranowicz che riesce a trovare sempre la soluzione più efficace e a smarcare bene i suoi compagni mentre in negativo spicca l'appena 13% di capitan Vujevic.



Nel finale di terzo set Kovac viene espulso (forse una punizione eccessiva) e questo causa ulteriore nervosismo alla squadra e allo staff umbri, nervosi dall'inizio del match. Appena terminata la partita Boban viene intervistato e, probabilmente ancora scosso per il cartellino e la sconfitta, si lascia andare a dichiarazioni alquanto discutibili e pesanti nei confronti di una squadra che lo ha amato profondamente da giocatore e che continuava a ricordarlo con affetto.
Dopo tutto ciò, e dopo altri episodi che non mi va di ripetere, la finale si accende ulteriormente e lasciatemi dire che, a parte degli atteggiamenti negativi, comunque lo spettacolo in campo e sugli spalti ne ha beneficiato.

La Lube Banca Marche Macerata ora ha la possibilità di chiudere i conti, ma dovrà andare a vincere in un palazzetto che è una vera bolgia e dopo tutte le polemiche sarà ancor più caldo del solito.......

TO BE CONTINUED......

giovedì 30 gennaio 2014

Del Monte Coppa Italia A1: quarti e Final Four

Del Monte Coppa Italia A1 Volley Maschile

QUARTI DI FINALE

RISULTATI

Lube Banca Marche Macerata 3- 0 Bre Banca Lannutti Cuneo (25-20, 25-21, 25-23)

Foto MAURIZIO SPALVIERI
Diatec Trentino 3-1 Casa Modena (21-25, 25-13, 25-20, 25-23)

L'urlo di Sokolov -foto © Tarantini - rip. vietata
Foto DANIELA TARANTINI

Sir Safety Perugia 3-0 Calzedonia Verona (25-19, 26-24, 25-19)

Foto MICHELE BENDA

Copra Elior Piacenza-Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 3-0 (25-16, 25-23, 25-18)

muro biancorosso
Foto: piacenzasera.it

Final Four
PalaDozza – Bologna

Sabato 8 marzo, ore 16.00

Semifinale 1

Cucine Lube Banca Marche Macerata - Sir Safety Perugia (Diretta Rai Sport 1)

Sabato 8 marzo 2014, ore 18.30

Semifinale 2

Copra Elior Piacenza - Diatec Trentino (Diretta Rai Sport 1)

Domenica 9 marzo, ore 17.30

Finale  (Diretta Rai Sport 1)

mercoledì 29 gennaio 2014

Quarti di finale, Coppa Italia Volley Maschile A1


Del Monte Coppa Italia Serie A1 - Quarti di Finale

Mercoledì 29 gennaio 2014, ore 20.30

A Macerata
Lube Banca Marche Macerata (1^) - Bre Banca Lannutti Cuneo (8^) 

Foto: Cucine Lube Banca Marche sfida stasera Cuneo (ore 20.30) al Fontescodella di Macerata per conquistare la Final Four di Coppa Italia!
BIGLIETTI DISPONIBILI
- Diretta Radio Cuore Marche (in streaming anche su www.lubevolley.it)

A Perugia
Sir Safety Perugia (4^) – (5^) Calzedonia Verona 


A Piacenza
Copra Elior Piacenza (2^) – (7^) Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia


A Trento
Itas Diatec Trentino (3^) – (6^) Casa Modena


sabato 25 gennaio 2014

Piacenza 4-0 Lube

Scrivere un commento lucido e non influenzato dal mio essere tifosa maceratese sulla partita di Giovedì Piacenza-Lube è impresa ardua. Quindi mi affido a due "pagelle ignoranti" che in maniera ironica analizzano il match che ha visto la netta affermazione per 4-0 (tre set più Golden Set) della Copra su una Lube quasi inesistente.

L'unica frase che mi viene da dire é: "Non ho parole, solo insulti". Ah, e complimenti a Piacenza. Spero di rincontrarli in finale di Coppa Italia e di campionato. E' una gran bella squadra e ogni volta che sfida la Lube tira fuori il meglio di sè e escono fuori partite emozionanti.


PAGELLE IGNORANTI




Copra Volley Piacenza 4:0 Lube Banca Marche Macerata

PAGELLE IGNORANTI - PIACENZA

DE CECCO voto 8: fa vedere al mondo di che pasta è fatto, cucina al dente il muro avversario liberando spesso i suoi attaccanti che ringraziano. Vince la sfida con il suo giovane pari ruolo avversario. TIPIACEVINCEREFACILE?

VETTORI voto 6: solo due punti prima di essere sostituito e sequestrato da un gruppo di sedicenni. Si sono perse le tracce. OSTAGGIO. 

LE ROUX voto 9: top-scorer del match, sostituisce il povero Vettori di cui sportivamente augura una lunga prigionia per poter avere il suo posto da titolare. FAR-PLAY.

ZLATANOV voto 8,5: è come il vino, invecchiando migliora: alla grande ignoranza che lo ha contraddistinto nella sua carriera ora aggiunge anche palle ragionate. Fra vent'anni lo vedremo addirittura tentare un pallonetto (forse). HIGHLANDER.

PAPI voto 9: ma di cosa vogliamo parlare? Immortale. MAESTRO DEI 5 PICCHI.

FEI voto 8: completa il tris di "vecchietti" di Piacenza che ha cotto a puntino i baldi giovani marchigiani. Picchia al servizio come ai tempi d'oro mandando in tilt la ricezione avversaria. FABBRO.

SIMON voto 10: con l'ultima palla risolve definitivamente la crisi in Italia, andando a trovare il petrolio sotto il parquet del PalaBanca. Ci costerà una guerra con gli Stati Uniti, ma tant'è. TRIVELLA.

MARRA voto 7: gran partita la sua, ma la sua prova in ricezione viene oscurata dal ++ sull'ultimo servizio del match di SMERILLI, proprietà Lube, che ferma Zaytzev e regala ai suoi i play off 6.

PAGELLE IGNORANTI - MACERATA

BARANOWICZ voto 5: si esalta nel fondamentale della protesta, formando con Zaytzev un duetto di tutto rispetto. Forse dovrebbe pensare di più a palleggiare. DISTRATTO.

ZAYTZEV voto 7: la media fra la partita giocata (4) e la moglie (10), sempre un gran piacere per gli occhi. NONO COMANDAMENTO.

PARODI voto n.p.: ossia non pervenuto. Giocava? CHI L'HA VISTO.

MARTINO voto v.p.: ossia vedi Parodi. Tornare sulla sabbia no? PALETTA E SECCHIELLO.

KOVAR - KUREK voto 6: se non altro vanno a referto con dei punti, a differenza dei due rampanti compagni di reparto. IN PESSIMA COMPAGNIA.

HENNO voto 6: gli anni passano anche per lui. Dall'altra parte della rete prendono l'elisir di lunga vita, lo faccia anche lui. COTTO.

STANKOVIC - PODRASCANIN voto 6: restano una coppia di centrali di altissimo livello, ma avere davanti Simon non aiuta. SMINUITI.

#volley #volleyball #pallavolo , ma soprattutto #sischerza.

giovedì 23 gennaio 2014

Waiting for Piacenza- Lube

Ci siamo. Stasera sapremo chi, tra la Copra Piacenza e la Lube Macerata, passerà alla fase successiva della Champions League di volley maschile e dovrà affrontare il Kazan nei Playoffs 6.
Fischio d'inizio fissato per le 20:30. Potrete seguire la partita in diretta su Fox Sports 2 HD (canale 213 di Sky, solo per abbonati al pacchetto Sport) o sul sito www.laola1.tv.

Per quanto riguarda l'altra squadra italiana, Trento, battendo ieri i belgi del Maaseeik con un altro 3-1 nella gara di ritorno, si è qualificata al prossimo turno. Avversario: il Belgorod di Dragan Travica.


WAITING FOR.......


PIACENZA

Immagine presa da: copraelior.it

LUBE
Foto: Due bandiere tricolori per un derby europeo tutto italiano...Domani Lube in campo alle 20.30 a Piacenza per conquistare i Playoffs 6 di Champions League!

mercoledì 22 gennaio 2014

Volley memories (parte 2): le trasferte

TRASFERTE

Credo sia in assoluto il particolare che mi manca di più della "vecchia" pallavolo. Ammetto che mi fa strano giudicare come vecchia una cosa che avveniva fino a due-tre anni fa, ma si sa, i tempi cambiano e con esso anche le abitudini.

La prima trasferta a cui presi parte insieme a mia sorella fu un Perugia-Lube del 9  Dicembre 2007. In realtà non la si può definire neanche tale, credo, era più simile a una scampagnata visto che in un paio d'ore di autobus si arrivava a destinazione.
Eravamo una cinquantina di persone e la maggior parte si conosceva tra loro, infatti all'inizio ci sentivamo un pò escluse. A quel tempo non si utilizzavano Facebook o Twitter e si scriveva nel forum presente sul sito della Lube. Ricordo che cercavamo di indovinare chi si nascondesse dietro un determinato nick e che tentavamo di cogliere più particolari possibili dalle conversazioni degli altri. Al solo pensiero mi viene da ridere!
Per quando eravamo tornate a casa avevamo stretto amicizia con diverse persone, tra le quali una coppia con la quale ancora oggi mi diverto a parlare anche per un'ora intera dopo ogni partita e che noi consideravamo i nostri "genitori adottivi delle trasferte".
Quell'esperienza fu così piacevole che da quel momento in poi abbiamo iniziato ad andare a più trasferte possibili: Modena, Roma, Perugia, Milano, Treviso, Frosinone...sono solo i primi nomi che mi vengono in mente. Ogni volta che la società organizzava una trasferta io, mia sorella e le nostre amiche partivamo. Eravamo sempre gli stessi all'incirca e ora facevamo anche noi parte di quel "gruppo" di fedelissimi che supportavano la squadra sempre e ovunque. 





La cosa più bella della trasferta era il viaggio in pullman, sia all'andata sia al ritorno. C'erano le lotte per decidere che film vedere, chi comprava i giornali e poi li faceva passare per leggere cosa dicevano i giornalisti della partita, chi giocava a carte, chi semplicemente discuteva del più e del meno, in questo modo ci si poteva conoscere anche meglio.
Era tutto così piacevole e divertente che arrivati a destinazione quasi ci dimenticavamo del motivo vero per cui avevamo fatto tutte quelle ore di viaggio! 
In partita si tifava tutti a squarciagola, senza distinzione di età. Non so perché, ma in trasferta le persone, compresa me, si trasformavano: era come se, essendo in pochi, dovevamo far sentire un appoggio centuplicato alla squadra.
Dopo la partita si ripartiva quasi subito, a volte si andava a salutare i giocatori o erano loro a venire a salutarci (adesso non potrebbero farlo perché altrimenti verrebbero presi d'assalto in mezzo a urla e gridolini vari). 
Il viaggio di ritorno era caratterizzato dai commenti sul match: ognuno si improvvisava allenatore/commentatore e nascevano discussioni, anche accese, ma sempre moderate, su vari aspetti. Come sempre c'erano i disturbatori, quelli che anche alle 3 di notte parlavano e ridevano a voce alta, e coloro che si lamentavano perché volevano dormire. 
Si tornava a casa stanchi, ma davvero felici e anche se la mattina dopo bisognava alzarsi presto per andare a scuola, a lavoro o a lezione lo si faceva col sorriso ripensando al giorno prima.



E' da tanto tempo che non partecipo ad una trasferta di campionato. L'ultima volta che sono partita con i pullman organizzati dalla società credo sia stata quella per Milano, la finale scudetto che ci ha regalato il secondo successo in campionato. 
L'ultima partita vista fuori casa risale, invece, all'anno scorso, a Perugia. Ci andai in macchina insieme a mia madre, un'amica di mia sorella e il suo fidanzato. Ci divertimmo tantissimo lungo il tragitto, la ricordo come una delle più belle trasferte mai fatte.
Arrivati al palazzetto prendemmo posto sotto la curva maceratese e guardando le facce rimasi pietrificata: non c'era una sola faccia conosciuta. Dov'erano finite tutte quelle persone con cui avevamo condiviso centinaia di km su e giù per l'Italia?? Semplice: con l'avvento delle cosiddette nuove "tifose" hanno preferito mutare le loro abitudini e godersi la famiglia a casa nei fine settimana. Non vale più la pena spendere tempo e soldi in qualcosa che è profondamente cambiato. E così ho fatto anche io insieme alle persone che conosco. 
Ci ritroviamo alle partite in casa, o ci mettiamo a parlare anche per ore dopo la fine dei match casalinghi, o ci incontriamo a cena. Ma è tutto diverso per quanto riguarda le trasferte, quell'atmosfera unica che si respirava non c'è più. E io pagherei oro per riviverla ancora una volta.



Alfy



venerdì 17 gennaio 2014

Lube 3-0 Piacenza

Credo che per descrivere la partita di ieri sera, a cui ho avuto la fortuna di poter partecipare dal vivo, bastino le parole che un amico mi ha detto a fine gara: "Era da tanto tempo che non provavo emozioni così forti ad una partita della Lube".
Non posso far altro che concordare, anche se ovviamente il mio è un punto di vista di parte.
Al Fontescodella abbiamo assistito ad un incontro bellissimo, con scambi lunghi e riprese ai limiti dell'impossibile (quelle di Henno su di tutti), primi tempi imprendibili, battute precise e potenti (anche se entrambe le squadre hanno commesso molti errori). Il pubblico ha dato davvero una marcia in più, era da tempo che non si vedeva un Palas così partecipe!
Da sottolineare le prestazioni altisonanti di capitan Zaytsev (73%) e di Kurek (71%). Decisive per me sono state la ricezione (65% di positive) e la grande efficienza in battuta che ha messo in difficoltà la ricezione avversaria e quindi di conseguenza anche la distribuzione del gioco da parte di De Cecco. Per quanto riguarda Piacenza è andato tutto (o quasi) storto, in attacco, ricezione e a muro e il risultato è il giusto riflesso di quello visto in campo. Vittoria importantissima, ma comunque la strada verso i Playoff 6 è ancora tutta da vedere perché i biancorossi maceratesi dovranno vincere per forza due set al PalaBanca giovedì prossimo alle 20.30 e tutti sappiamo che Piacenza sarà una squadra ben diversa da quella vista ieri sera.

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giovedì 16 gennaio 2014

Waiting for... Lube-Piacenza

Al Fontescodella questa sera andrà in scena la gara di andata dei Playoff a 12 della Champions League e che vedrà affrontarsi i padroni di casa della Lube Macerata e la Copra Elior Piacenza.

Sfida tra opposti azzurri: Vettori vs Zaytsev

Foto Trabalza

venerdì 10 gennaio 2014

Volley memories (parte 1): atleti/tifosi

Dopo essere venuta a conoscenza della pagina Fb "Campagna pro giocatori vittime del Bimbominkismo nei palazzetti" ho deciso di dedicare dei post alle mie memorie targate volley e a questo argomento, ovvero le pseudo tifose di pallavolo e in particolare della mia squadra del cuore, la Lube Banca Marche Macerata, che seguo in pratica da quando sono nata.

Nonostante abiti a una quindicina di minuti dal palazzetto, per diversi motivi sono andata ad assistere per la prima volta ad una partita soltanto nella stagione 2006-2007. Ebbene sì, ho scelto un anno fantastico, ovvero l'unico (per ora) nella storia della società in cui non sono andati neanche ai play off.
Ricordo subito cosa mi colpì di quell'ambiente: l'atmosfera familiare, discreta e conviviale che si respirava al Fontescodella. C'erano famiglie intere, tantissimi bambini felici di poter vedere da vicino i loro idoli (anche io d'altronde avevo appena 12 anni), genitori, anziani.... Per me, che venivo dal mondo del calcio, fu una sorta di rivelazione e da quel momento in poi non mi sono più persa una partita.
Col tempo ho avuto la fortuna di conoscere tifosi di tutte le età con i quali mi sento tutt'ora e ho iniziato ad andare alle trasferte.
Appena la società organizzava un autobus per una meta non troppo lontana io, mia sorella e alcune sue amiche partivamo. Eravamo pochi, sempre gli stessi, ormai ci si conosceva tra di noi. Ogni trasferta era una festa e un concentrato di allegria e di tifo sereno.
Gli sfottò c'erano e ci sono tutt'ora, a volte si superano anche un pò i confini dell'educazione, ma niente a che vedere con la violenza negli stadi. La cosa bella era che durante il match magari si rivolgevano parole non troppo gentili alla curva avversaria per poi ritrovarsi in ogni caso a fine partita al bar del palazzetto a scherzare e a ridere come vecchi amici.

Un altro aspetto che mi preme sottolineare è che se volevi conoscere un giocatore, scambiarci due frasi, farti firmare un autografo o immortalarlo in una foto ricordo tutti si mostravano cordiali e disponibili. Nessuno mi ha mai negato tutto ciò e vi posso assicurare che per tre anni circa ad ogni partita mi facevo minimo 3-4 foto e un paio di autografi. Conservo tutto in un album a cui tengo molto.
Potrei anche regalarvi degli aneddoti curiosi e carini... 

Andrea Giani: alla prima esperienza da allenatore a Modena, dopo l'ennesima sconfitta. Scurissimo in volto, si vedeva che era proprio abbattuto. Ero indecisa se chiedergli una foto o no (sono estroversa, ma incredibilmente timida in questi casi, ho sempre paura di dar fastidio al giocatore/allenatore di turno), ma mi faccio coraggio. Appena ascolta la mia domanda si illumina in volto, mi sorride e risponde: "certamente" con un viso a dir poco gioioso.


Matey Kaziyski: 1 Novembre 2007, ancora ricordo la data per quanto tempo l'avevo attesa. Per la prima volta ho la possibilità di incontrare uno dei miei idolo più grandi, l'allora giovane giocatore bulgaro che tutti dicevano sarebbe diventato una stella del volley mondiale. A fine partita corro da lui, solite frasi di circostanza, sorrisi, abbracci etc... Prima di andarmene gli dico "Grazie" e lui prontamente "Grazie a te". Da lì inizia una "disputa" su chi dovesse ringraziare di più l'altro!!! Siamo stati per cinque minuti a discutere se dovessi essere più grata io per la foto o lui per avergliela chiesta (non era conosciuto da molti, se lo filavano in pochi ancora). E' stata una scena davvero simpatica ed esilarante e da quel momento ogni volta che qualcuno cita Kaziyski non posso non ricordare questo episodio.

Credits: Lorenza Morbidoni

Jan Willem Snippe: un signore che lavorava con la società mi aveva aiutato ad ottenere gratuitamente la maglia del giocatore preferito di mia sorella per il suo compleanno. Volevo cercare di raccattare più autografi possibili e lo chiesi anche a Snippe. "Scusami, non posso ora, vado di corsa, ma se mi aspetti ti prometto che tra 10 minuti massimo sarò di nuovo qui per firmarti la maglia". Non sapevo se crederci e dunque attendere o meno, ma alla fine decisi di fidarmi. Ebbene, dopo neanche 10 minuti uscì dallo spogliatoio con i capelli ancora tutti bagnati e tutto trafelato. Venne da me e fece: "Ho cercato di fare il più presto possibile, avevo paura fossi andata via" e tutto sorridente scrive una dedica per mia sorella.


A presto con una nuova "puntata"!

Alfy (nostalgica)