Citazioni olimpiche

"Come nelle Olimpiadi sono incoronati non i più belli e i più forti, ma quelli che partecipano alla gara (e tra di essi infatti vi sono i vincitori), così nella vita chi agisce giustamente diviene partecipe del bello e del buono."

ARISTOTELE

"I primati mondiali sono fatti per essere battuti, un oro olimpico resta per sempre."

USAIN BOLT

"L'Olimpiade vince con gli sport poveri, ma vince anche con i campioni del superprofessionismo. L'Olimpiade è una parentesi tra le contraddizioni dello sport, viaggia tra le angustie e gli splendori del mondo, non maschera nulla, non ci fa dimenticare tragedie e ingiustizie, difende faticosamente valori. Benedetto sia chi la concepì e chi la fece rinascere. Nulla di più bello ho visto sgorgare dalla fantasia dell'uomo."

CANDIDO CANNAVO'
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martedì 6 gennaio 2015

Addio Lube Macerata

Io non sono di Macerata, non sono una "pistacoppa" purosangue, seppur abito a una manciata di km dal capoluogo. Ma a Macerata ho vissuto cinque degli anni più belli, duri, faticosi e gratificanti della mia vita; a ogni vicolo o angolo ho legati ricordi indelebili; mi lamento come tutti del fatto che a Macerata non ci sia niente, ma quando vado fuori la esalto come se fosse la città più bella del mondo, citando in primis lo splendido Sferisterio. 
Ma la cosa che da sempre mi tiene fermamente legata a Macerata è la Lube, la squadra che seguo da quando sono una bambina. Ormai è passato quasi un decennio dalla prima volta in cui ho messo piede al Fontescodella, quel palazzetto così piccolo ma così pieno di calore, e mai avrei immaginato che sarebbe diventato col tempo la mia seconda casa. Lì ho conosciuto persone stupende di tutte le età con le quali ho condiviso questo grande percorso. Persone con le quali sono diventata amica, tanto che quando magari c'era una partita non troppo interessante il motivo per cui andavo al palas era proprio quello di incontrarmi con esse. Ho anche conosciuto tifosi di altre città e squadre, con i quali durante le sfide ci si insultava, ma con cui ci si ritrovava a fine partita come se niente fosse. 
Ho vissuto tantissime emozioni contrastanti. 
Ho gioito per le grandi vittorie, e ce ne sono state tante; ho pianto lacrime di gioia e di delusione; mi sono sentita tradita e arrabbiata con la squadra e lo staff quando abbiamo preso batoste incredibili, e anche di queste ce ne sono state tante. Ho sopportato critiche aspre e spesso gratuite verso noi tifosi maceratesi. Ho partecipato a così tante trasferte che neanche riesco più a contarle per quante sono: giornate stupende, vissute come una sorta di gita in compagnia di persone alle quali volevo bene. Ci si divertiva, si rideva, si scherzava e anche se si perdeva 3-0 dopo aver macinato centinaia di km non si riusciva mai a essere tristi per troppo tempo.
Ho conosciuto campioni grandissimi che mi hanno fatto capire ancor di più la bellezza di questo sport, uno sport in cui a fine partita puoi avvicinare il tuo campione del cuore, scambiare qualche battuta e magari diventarne anche amico. Tengo tutti gli autografi e le foto (che sono tantissime) scattate in questi anni in un album che custodisco gelosamente. Un giorno lo mostrerò fiera ai miei figli o nipoti sperando che anche loro avranno la fortuna di poter vivere una passione così bella e forte come la mia.
Quanto mi sentivo orgogliosa quando andando in vacanza, anche all'estero magari, e affermando di essere marchigiana di Macerata, mi sentivo rispondere "Ah, Macerata! Lube, pallavolo!".
Mi sentivo di appartenere a questa squadra, come se davvero il mio contributo fosse fondamentale per vincere, come se fossi io stessa un giocatore che scendeva in campo.

Voglio essere chiara: con questo non voglio convincere nessuno a non andare al palazzetto a Civitanova, ognuno è libero di decidere da solo cosa fare, non giudico le scelte altrui, ma non voglio neanche che gli altri giudichino le mie. Non voglio neanche fare polemica, conosco bene i motivi che hanno spinto la società a questo spostamento, ma non ce la faccio a tifare per una squadra che non mi rappresenta più, che non sento più come mia. Una squadra si può comprare, la fede in essa no. Mai.
So anche che la mia assenza non verrà notata da nessuno e che il mio posto vuoto verrà rimpiazzato da decine e decine di persone che magari gioiranno, soffriranno e seguiranno la squadra in capo al mondo come ho fatto io in questi anni, ma non mi importa. Un tifoso non tifa per comparire in tv quando si vince, lo fa per PASSIONE.
Quella passione che non sarà mai più la stessa per me.
Perché la Lube E' Macerata, E' il Fontescodella e per me la Lube cessa di esistere da ora.

La mia prima trasferta è stata a Perugia e, per uno strano scherzo del destino, anche l'ultima è stata in terra perugina. La vittoria dell'ultimo scudetto è stata la più bella in assoluto, forse perché sapevo già fosse l'ultimo successo, forse perché ho saputo solo 15 ore prima della partenza di poter andare al PalaEvangelisti o forse perché è stato l'unico scudetto vinto davvero fuori casa... in ogni caso, non ho rimpianti. Ho chiuso da vincente, con le foto con la coppa in mano e i grandi festeggiamenti che sono seguiti e non avrei davvero potuto chiedere di meglio.

Chiudo con questo coro che ho sempre cantato a squarciagola e che rappresenta il mio pensiero:

"Biancorossa è la nostra bandiera, biancorossa è la nostra città, biancorossa è la nostra bandiera e biancorossa PER SEMPRE resterà"


mercoledì 25 giugno 2014

Volley maschile: mercato italiano Lube, Perugia, Piacenza

LUBE BANCA MARCHE MACERATA

Confermato anche per la prossima stagione il palleggiatore Natale Monopoli, l'unico giocatore ad aver vinto tutti e tre gli scudetti con la Lube, sempre come secondo palleggiatore. Nat si può definire a tutti gli effetti una bandiera della Lube con la quale si appresta a vivere la nona stagione, seppur non consecutiva (nel 2010-2011 giocò in A2 a Santa Croce). Stessa cosa per il libero francese Hubert Henno che ha rinnovato il contratto, in scadenza quest'anno, per un'ulteriore stagione.
L'iscrizione alla Champions League è stata fatta con la denominazione Lube Treia mentre sembra sia stato dato il via libera ufficiale alla costruzione del palazzetto a Civitanova Marche anche se i lavori ancora non sono iniziati.
Il primo colpo vero di mercato è dato dal ritorno in biancorosso di Alessandro Fei, che probabilmente verrà utilizzato come opposto. L'ex piacentino, che ha già giocato nella Lube dal 1998 al 2001 contribuendo a vincere i primi due trofei della società, ha firmato un biennale.

Foto Maurizio Spalvieri

SIR SAFETY PERUGIA

Acquistato da Modena il centrale Thomas Beretta, 24enne azzurro, che si va ad aggiungere ai confermati Simone Buti e Rocco Barone.
Reparto schiacciatori completo con l'arrivo dello statunitense Joe Sunder, classe 1989, cresciuto nella Pennsylvania State University, che si va ad aggiungere ai nuovi acquisti Fromm e Maruotti e al confermato capitan Vujevic.
Il vice Atanasijevic sarà il 19enne greco Georgios Tzioumakas, già nel giro della Nazionale da tempo, che nell'ultima stagione ha ben figurato nell'Iraklis.
Dopo la conferma di Adriano Paolucci, reduce da una grande stagione a Perugia, ora manca soltanto un secondo libero da affiancare a Giovi per completare la rosa.

Dalla pagina Fb della Sir

PIACENZA
Dopo tanti dubbi è arrivata la conferma dell'iscrizione della squadra al prossimo campionato. Domani il presidente Molinaroli terrà una conferenza aperta al pubblico in cui illustrerà il futuro della società.
Per ora sono stati confermati capitan Zlatanov (che ha rifiutato le offerte di diverse società, tra cui Monza e Perugia), Papi, Le Roux e Tencati, mentre sono in corso le trattative per il rinnovo di Marra.
Per quanto riguarda le cessioni, alle partenze ufficializzate di Vettori, De Cecco, Fei, Piano, Kaliberda si aggiunge anche quella dello schiacciatore albanese Gazmend Husaj, poco utilizzato lo scorso anno, che giocherà in Turchia.
Cambio di allenatore: nonostante Monti avesse dato la disponibilità a continuare la sua avventura in terra emiliana la società ha puntato su Andrea Radici, che dopo 7 anni a Città di Castello con cui è riuscito a fare il balzo dalla B1 alla A1 ha deciso di imbarcarsi in una nuova avventura. Queste le parole dell'ex Monti a Sportpiacenza.it: "Sono dispiaciuto perché mi sembra che non ci sia stata la volontà di trovare un punto di contatto. Di fatto non è mai esistita una trattativa, mi hanno fatto una proposta irricevibile e non si sono mossi da quella base. Io ero anche disposto a rinunciare a dei soldi per rimanere a Piacenza, ma l’impressione è che non volessero proseguire con me".
Il primo acquisto riguarda il palleggiatore portoghese Miguel Tavares Rodrigues, classe 1993, attualmente impegnato in World League con la nazionale. 
In posto 4 si registra il ritorno a Piacenza di Jacopo Massari dopo due anni a Città di Castello. Lo schiacciatore saluta così la sua ex squadra: ”È difficile se non impossibile descrivere con le parole i due anni passati a Città dì Castello. Sono arrivato due anni fa e subito è stato amore a prima vista, mi sono sentito a casa, era tutto come l'amico Matteo Piano mi aveva descritto. Lascio davvero una parte di me nell' Alta Valle, dove si respira la pallavolo ad ogni angolo. La gente mi ha dato tanto e spero di aver lasciato qualcosa anch'io ad una  terra che mi ha cresciuto sia dal punto di vista umano sia dal punto di vista pallavolistico. Torno a casa sicuramente più ricco e con la consapevolezza di aver capito cosa significa condividere. Comincio con il ringraziare la società, anche se l'impronta è quella famigliare, dove tutto si fa con passione, quindi ringrazio la Signora Ciri e il presidente Arveno Joan, Antonello Cardellini che dal primo giorno mi ha preso sotto la sua ala, per qualsiasi cosa a qualsiasi orario lui c'era. Ringrazio Valdemaro Gustinelli per la fiducia ripostami, Vittorio Sacripanti che con il rito scaramantico della domenica mattina cercava sempre di togliere tensione e mettere serenità, Marco Bartolini,  più che assistente allenatore, un amico, che mi ha sostenuto nei momenti difficili, il grande Roberto Ciamarra, per avermi spronato a guardare  sempre di più  i migliori. Ringrazio il coach Andrea Radici per avermi  fatto crescere tecnicamente ed avermi  insegnato come si sta uniti nei momenti di difficoltà, proprio come fanno le famiglie. Non vorrei dimenticare nessuno, quindi ringrazio Fausto per avermi sopportato nelle mie maniacali mattinate in sala pesi, i due fisioterapisti Alessio Botteghi e Filippo Mariotti per avermi  rimesso in sesto dopo qualsiasi problema fisico. Poi che dire, non sarebbero stati due anni così speciali senza il mio compagno di merende, Matteo Piano, ho condiviso tanto con lui, ha portato una ventata di colori e di estro, un amico vero, quelli che rimangono nonostante tutto. Il piccolo 'Chico' Tosi, due anni compagni di ricezione e non  solo, una di quelle persone con cui basta uno sguardo per essere capito, un grande. Dovrei ringraziare tante altre persone importanti, ma sarebbe un elenco troppo lungo e non darei il giusto merito a tutto quello che hanno fatto per me in questi due anni, quindi passerò presto a Città di Castello per salutarli di persona. Dico ciao a un posto speciale fatto da persone splendide, una tribuna che mi ha fatto vivere emozioni indimenticabili: tutto ciò lo porterò con me e vi assicuro non vi dimenticherò. Andrò a riabbracciare i colori biancorossi, qualcosa vorrà dire". 
Jacopo Massari
Foto: Copraelior.it


martedì 13 maggio 2014

Lube MACERATA campione d'Italia! (parte 1)

Sì, lo so, arrivo con più di una settimana di ritardo a celebrare la vittoria dello scudetto da parte della Lube Banca Marche Macerata, ma ho impiegato diversi giorni per rendermi conto di cosa sono stati capaci di fare questi ragazzi.


Si dice sempre che l'ultima vittoria sia la più bella, ma stavolta questa affermazione non è data dalla vicinanza temporale. Vincere per la prima vera volta in trasferta di fronte ad un pubblico avversario davvero splendido, ad una squadra che ha dimostrato col tempo di essere una vera corazzata con nulla da perdere e tutto da guadagnare e dopo un'annata negativa, dà ancor più lustro al terzo scudetto della storia Lube.

A inizio anno tutti davano per vincitrice Macerata: Trento aveva dovuto cedere i suoi fenomeni, Piacenza non sembrava essere all'altezza della corazzata Lube vista l'età media e i lunghi play off da giocare al meglio delle 5 gare, Cuneo e Modena non avevano delle squadre capaci di puntare in alto e Perugia aveva un bel sestetto, ma avrebbe potuto lottare massimo per un quarto-quinto posto.


In effetti la Lube chiude l'anno da campione d'inverno, mentre Perugia a sorpresa con il bomber Magnum Atanasijevic inizia ad inanellare una vittoria dopo l'altra. Primo appuntamento importante, la Coppa Italia, che mette in scena in semifinale Macerata contro la Sir. L'epilogo è dei più inimmaginabili e drammatici per la squadra favorita, che viene mestamente eliminata dopo aver avuto la possibilità di chiudere il match addirittura sul 3-1. Piovono critiche su critiche, Giuliani presenta le dimissioni che vengono prontamente rifiutate dalla società e la squadra si stringe attorno al tecnico settempedano dimostrando di avere cieca fiducia in lui. Il momento è davvero critico, ma la situazione peggiora ulteriormente quando Macerata viene eliminata dalla Champions per mano di Piacenza. Il copione sembra sempre lo stesso negli ultimi anni della competizione europea: Lube vittoriosa in casa per 3-0 con una prestazione netta e convincente, poi sconfitta per 4-0 (tre set più il golden set) a casa dei Lupi Biancorossi. 
E' in quel momento che scatta qualcosa nei giocatori marchigiani: capiscono di aver toccato il fondo, sono insultati e criticati in maniera a dir poco aspra da parte di tutti e comprendono che c'è una sola maniera per zittire quelle voci....portare a casa lo scudetto. Si rimettono a lavorare in palestra a testa bassa, cercando di non dar peso ai giudizi sul loro conto, unendosi sempre più, diventando una vera SQUADRA che lotta fino all'ultimo pallone per un obiettivo comune. Ma la strada è davvero lunga e quando si semina non si possono raccogliere subito i frutti del proprio lavoro.

Piacenza alla penultima giornata li supera in classifica, ma si riscattano nell'ultima partita di campionato spedendo a casa con un secco 3-0 al Fontescodella proprio gli emiliani.


Play off. Con Verona in gara 1 un brivido immenso assale i tifosi: vanno sotto 2-1, poi recuperano e portano a casa la vittoria. Da quell'istante in poi non perderanno più un set fino alla semifinale con Modena. I canarini con uno Ngapeth in gran forma sembrano in grado di impensierire seriamente i maceratesi, ma il campo dà un esito implacabile: la serie si conclude con un bottino di 9 set a 0 per i vincitori della regular season.

La Lube è in finale! Contro chi? Serve un'emozionante gara 5 tra Piacenza e Perugia per definire la sua sfidante, ma alla fine sono gli umbri a scamparla mostrando di aver fatto passi da gigante rispetto alla finale di Coppa Italia. E' così che Atanasijevic la spunta su Vettori, Buti su Simon e Vujevic/Petric su Zlatanov/Papi. 
Tutta la città è in festa, per loro è già un grandissimo risultato essere riusciti ad arrivare al rush finale, ma visto il loro entusiasmo e il loro gioco con un Aleksandar mattatore assoluto hanno tutto il diritto di pensare a conquistare l'ambito trofeo.


Gara 1, PalaBaldinelli di Osimo completamente gremito. La Lube parte male, sugli spalti già si registrano i primi malumori. Nel secondo parziale riescono a vincere, ma è quando si trovano sotto di 2-1 che arriva la reazione che tutti volevano e dopo una sfida emozionante portano a casa la gara (da segnalare un grande Kurek, MVP, in attacco e a muro).

Nel dopo gara Giuliani accusa il secondo allenatore perugino di essersi intrufolato in una stanza chiusa a chiave per rubare i materiali utilizzati dagli scout per preparare la partita. La Sir non smentisce, ma si limita a scusarsi dell'accaduto e classifica quel gesto come un'iniziativa del singolo in cui gli altri non c'entrano. Il clima si fa infuocato, soprattutto sui social network e c'è chi addirittura arriva a giustificare il gesto del secondo allenatore!

Gara 2, PalaEvangelisti di Perugia. Il pubblico umbro è a dir poco assordante, colorato e esaltato: sostengono i loro beniamini dall'inizio alla fine, il palas è uno spettacolo. Macerata sembra poter vincere, ma non ha fatto i conti con Atanasijevic (MVP) e compagni: è un altro 3-2, che stavolta sorride ai perugini.

Gara3, di nuovo a Osimo, è nel segno del nervosismo e in effetti la gara dal punto di vista tecnico non è esaltante. L'inarrestabile, fino a quel momento, opposto serbo non riesce a confermarsi con una . Sugli scudi la prestazione del regista Baranowicz che riesce a trovare sempre la soluzione più efficace e a smarcare bene i suoi compagni mentre in negativo spicca l'appena 13% di capitan Vujevic.



Nel finale di terzo set Kovac viene espulso (forse una punizione eccessiva) e questo causa ulteriore nervosismo alla squadra e allo staff umbri, nervosi dall'inizio del match. Appena terminata la partita Boban viene intervistato e, probabilmente ancora scosso per il cartellino e la sconfitta, si lascia andare a dichiarazioni alquanto discutibili e pesanti nei confronti di una squadra che lo ha amato profondamente da giocatore e che continuava a ricordarlo con affetto.
Dopo tutto ciò, e dopo altri episodi che non mi va di ripetere, la finale si accende ulteriormente e lasciatemi dire che, a parte degli atteggiamenti negativi, comunque lo spettacolo in campo e sugli spalti ne ha beneficiato.

La Lube Banca Marche Macerata ora ha la possibilità di chiudere i conti, ma dovrà andare a vincere in un palazzetto che è una vera bolgia e dopo tutte le polemiche sarà ancor più caldo del solito.......

TO BE CONTINUED......

mercoledì 8 gennaio 2014

Piacenza 3-2 Lube, una partita strepitosa

Che partita da entrambe le parti! Un incontro ricco di emozioni, pathos, giocate veloci e ai limiti dell'impossibile (aka veloce per Simon in bagher da parte di De Cecco), attacchi imprendibili, difese strabilianti, muri pieni, battute da multe all'autovelox (come l'ace di Vettori che ha chiuso l'incontro).

Un match davvero entusiasmante, che ha visto prevalere la formazione piacentina dopo un tie break tiratissimo.

Un bell'antipasto in vista delle due supersfide di Champions League che metteranno di fronte di nuovo la Lube e la Copra. Spettacolo garantito e da non perdere per nessun motivo al mondo da parte di tutti gli amanti del volley.

#staytuned




domenica 10 febbraio 2013

Lube-Trento



WAITING FOR.........



LUBE BANCA MARCHE MACERATA 
-
ITAS DIATEC TRENTINO



(C)2012 [ART METIS ]



ore 17.30, diretta RaiSport 1

Palasport Fontescodella, Macerata


Spiegare cosa significhi un match tra Lube e Trento a chi non segue il volley con passione o a chi non tifa una di queste due squadre stellari è impresa ardua. 
Perchè ogni volta che si scontrano, sia una finale importante o una semplice partita di regular season, vengono fuori l'adrenalina, l'emozione, la voglia di vincere, la paura di perdere, l'agonismo più puro, la "rabbia" sportiva.... non è un SEMPLICE scontro tra le due superpotenze europee (o forse dovrei dire mondiali?), c'è sempre qualcosa in più.


Ovviamente io tifo Lube, ma spero vivamente che oggi pomeriggio vinca..... IL VOLLEY!
In bocca al lupo ad entrambe le squadre e buon divertimento a chi la seguirà dal vivo, come me, o seduto comodamente sul divano di casa.

Alfy