Se seguite diversi atleti italiani su Facebook o Twitter sicuramente vi sarete accorti dei messaggi che la maggior parte di loro ha scritto ieri. Ve ne riporto alcuni:
"Scatta il silenzio olimpico, ma voi... Statemi vicino!" Valentina Arrighetti
"Non potrò più scrivere, almeno questo è quello che mi hanno detto...". Flavia Pennetta
"L'uso dei social network e la comunicazione con tutti i media per noi atleti sarà limitata per ordini del Coni!" Elisa Santoni
"Non potrò più aggiornarvi". Carlotta Ferlito
In realtà le cose non stanno proprio così. Nè il Coni nè il CIO hanno imposto il silenzio stampa, hanno vietato solamente la pubblicazione di video. Il regolamento del CIO, infatti, recita così: "Le attività sui social media o siti web dovranno essere a titolo personale, in formato diario e in prima persona; non devono riportare notizie sulle competizioni o commenti su attività di altri partecipanti". Il Coni, giustamente, ha inserito questa norma nell'accordo che ogni partecipante è tenuto a firmare prima della partenza. La pena per chi sgarra è di 100.000 euro. Forse è proprio perchè "impauriti" dall'ammontare della somma in caso di violazione che gli atleti italiani hanno deciso di scegliere la via del silenzio stampa sui social network fino al termine dei Giochi. Dunque si tratta di un "misunderstanding" solamente italiano.
Anche perchè gli sportivi stranieri sinora arrivati al Villaggio stanno postando foto e commenti a tutto spiano. Due esempi? I nuotatori britannici Liam Tancock e James Goddard.
Il primo mostra il suo letto....
...il paesaggio notturno dalla camera...
...la palestra...
...e per finire la tazza ufficiale del Team GB! :)
Il secondo invece mostra un momento di pausa in cui con i suoi compagni consuma uno snack...
.....e il suo letto! :)
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