Citazioni olimpiche

"Come nelle Olimpiadi sono incoronati non i più belli e i più forti, ma quelli che partecipano alla gara (e tra di essi infatti vi sono i vincitori), così nella vita chi agisce giustamente diviene partecipe del bello e del buono."

ARISTOTELE

"I primati mondiali sono fatti per essere battuti, un oro olimpico resta per sempre."

USAIN BOLT

"L'Olimpiade vince con gli sport poveri, ma vince anche con i campioni del superprofessionismo. L'Olimpiade è una parentesi tra le contraddizioni dello sport, viaggia tra le angustie e gli splendori del mondo, non maschera nulla, non ci fa dimenticare tragedie e ingiustizie, difende faticosamente valori. Benedetto sia chi la concepì e chi la fece rinascere. Nulla di più bello ho visto sgorgare dalla fantasia dell'uomo."

CANDIDO CANNAVO'

giovedì 5 luglio 2012

(- 22) La mia storia intrecciata con quella dei Giochi Olimpici

Olimpiadi, il sogno di ogni atleta di alto livello, la manifestazione preferita dai tifosi di ogni sport, non importa quale perchè tanto ai Giochi partecipano tutti. Due settimane circa di partite, gare, battaglie, corse, lotte all'ultimo respiro, sorrisi, purtroppo anche lacrime, delusioni, amarezze. Questa è l'Olimpiade, questa e molto altro ancora, ma non basterebbero 1000 blog per descriverla.

Ho sempre avuto un rapporto speciale con i Giochi, sin da quando ero piccolissima. Le prime di cui ho memoria sono quelle di Atene 2004, a Sidney nel 2000 avevo appena sei anni e, seppur la mia passione per gli sport fosse già sbocciata pienamente, non ricordo nulla. Si sa, a quell'età vengono fissati nella mente solo momenti o incredibilmente felici o sorprendentemente tristi. Invece nel 2004 avevo 10 anni e seguii tutte le gare, dalla prima all'ultima, con grande interesse. Fu in quell'occasione che capii quale obiettivo mi sarei posta nella mia vita: partecipare un giorno ai Giochi Olimpici, da protagonista. A quei tempi ancora maturavo la speranza di potervi accedere come atleta, ma la sfortuna, il destino, hanno deciso altrimenti. Non me ne rammarico, anzi, ciò mi ha permesso di scoprire un'altra grande passione, quella per la scrittura. D'altronde ai Giochi non vanno solo gli atleti, ma anche gli scoutman, i fisioterapisti, gli allenatori e soprattutto i giornalisti. Ebbene sì, vorrei tanto diventare una giornalista sportiva per poter seguire da vicino e raccontare le emozioni che si vivono durante un'Olimpiade. Nel frattempo mi accontento di tenere un blog, che verrà letto sicuramente da pochissime persone, ma per ora è più che sufficiente, e del mio sogno custodito gelosamente nel cassetto. Mi basta per essere felice.

Stavo dicendo di Atene.. nel 2008 si arrivò in Cina, a Pechino, con tutto quello che questo comportava, tra cui gli orari che non coincidevano affatto con l'Italia, ma io non demorsi: assunsi in pratica il fuso orario di Beijing, mi svegliavo alle 3, dormivo di pomeriggio.. tutto pur di seguire in diretta ogni gara, della pallavolo e del nuoto in primis. I miei genitori mi guardavano storto, come se fossi una piccola psicopatica, i miei amici non riuscivano a capire come riuscissi a svegliarmi così presto e continuare a uscire, essere sempre attiva.. Io rispondevo con una sola parola: PASSIONE. Credo sia determinante in ogni aspetto della nostra vita, non solo nello sport. Se non c'è passione non si arriva da nessuna parte, sul lavoro, a scuola, nello sport, nei rapporti d'amore o di amicizia.

E ora eccomi qui, a quattro anni di distanza, a scrivere in un blog di me, delle Olimpiadi, quasi come fossi una giornalista/tifosa. Cercherò di aggiornarlo appena posso, nel frattempo vi auguro una buona lettura! :)

MORA


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