Citazioni olimpiche

"Come nelle Olimpiadi sono incoronati non i più belli e i più forti, ma quelli che partecipano alla gara (e tra di essi infatti vi sono i vincitori), così nella vita chi agisce giustamente diviene partecipe del bello e del buono."

ARISTOTELE

"I primati mondiali sono fatti per essere battuti, un oro olimpico resta per sempre."

USAIN BOLT

"L'Olimpiade vince con gli sport poveri, ma vince anche con i campioni del superprofessionismo. L'Olimpiade è una parentesi tra le contraddizioni dello sport, viaggia tra le angustie e gli splendori del mondo, non maschera nulla, non ci fa dimenticare tragedie e ingiustizie, difende faticosamente valori. Benedetto sia chi la concepì e chi la fece rinascere. Nulla di più bello ho visto sgorgare dalla fantasia dell'uomo."

CANDIDO CANNAVO'

lunedì 5 agosto 2013

Who the hell is Ryan Lochte? (part 3)

Se vi siete persi i post precedenti:

http://london2012giochiolimpici.blogspot.it/2013/08/who-hell-is-ryan-lochte-parte-1.html
http://london2012giochiolimpici.blogspot.it/2013/08/who-hell-is-ryan-lochte-part-2.html

Qualche curiosità riguardo Ryan Lochte che non credo molte persone sappiano......


La sua paura più grande al di fuori dell’acqua? 

“Quella di essere un cattivo padre. Sarebbe terrificante se non fossi capace di sostenere i miei figli e dargli tutto ciò che vogliono. La mia famiglia mi ha sempre amato e sostenuto, riempiendo la mia vita con un amore immenso. Vedo così tanti bambini i cui genitori non sono vicini. Voglio esserci per i primi passi, le prime parole. E invece faccio questo lavoro per cui potrei non essere presente in quei momenti. Ho questa paura di non esserci, di non fare parte della vita di mio figlio. E non voglio perdermi niente”.



Ryan in realtà è un romanticone estremamente sensibile. Non ci credete? Sentite qua. 

Una sera suggerì al fratello Devon di vedere il film d’amore “The Notebook”(“Le pagine della nostra vita”, tratto da un libro di Nicholas Sparks)e ad un certo punto….. 
Pianse! Lui davvero pianse. Ho provato a non dirlo a nessuno, ma è un sentimentale, una femminuccia” dichiara Devon.


Se non siete ancora convinti della sua dolcezza vi consiglio di fare un giro sul suo profilo Twitter e soprattutto su quello Instagram: è pieno zeppo di foto bellissime in compagnia dei nipotini, che adora letteralmente. Ma c’è anche un altro tipo di affetto profondo che lo lega non ad una persona, ma bensì ad un cane, il suo adorato doberman Carter. E’ ancora Devon a raccontare: “Qualche volta entro in casa e trovo Ryan tutto accoccolato sul pavimento insieme a Carter, entrambi sdraiati faccia a faccia mentre lui gli sussurra dolcemente. Mi avvicino e gli chiedo: Ryan, che stai facendo? E lui risponde: Umm, uh, beh, sto solo giocando con Carter. E’ probabilmente l’unico doberman al mondo che si comporta come un cagnolino o un cane da salotto. E questo è tutto a causa di Ryan”.






Ryan è molto legato alla sua famiglia, in primis ai suoi genitori. “Non voglio che qualcuno dica niente a proposito della mia famiglia. Quella è la mia vita”. La famiglia Lochte è formata anche da due sorelle maggiori e due fratelli minori. Tra di essi Ryan ha un rapporto speciale con Davon, con cui ha vissuto a Gainesville fino a quest’anno, e lui già teme il momento in cui dovrà abituarsi all’idea di non averlo più sempre accanto, cosa che accadrà sicuramente dopo i Mondiali di Barcellona, come dichiarato da Ryan stesso.


Alfy



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