E' da diversi giorni ormai che ai Mondiali di Atletica si parla quasi più dei diritti dei gay che delle gare e dei risultati ottenuti. Volevo scrivere un post sin da subito, ma ho aspettato per vedere come si evolvesse la situazione.
Iniziamo dal principio, ovvero dalla cosiddetta “legge anti-gay” che impedisce di fare
propaganda in favore degli omosessuali in presenza di minorenni, approvata in Russia un pò
di mesi fa. Durante i Mondiali diversi atleti si erano dichiarati profondamente contrari ad
essa, ma a mettere benzina sul fuoco ci ha pensato niente di meno che l'astista Elena
Isinbaeva, grande campionessa, ma soprattutto simbolo dello stato russo nel mondo: a
quanto pare la 31enne si sarebbe dichiarata completamente favorevole alla legge,
schierandosi contro coloro che avevano proposto un boicottaggio delle Olimpiadi
invernali di Sochi: “La relazione tra le persone fa parte della sfera privata, non deve
essere esibita in pubblico. Non è una cosa rispettabile nel nostro Paese. Questa legge
deve essere seguita da tutti”. Ha aggiunto poi: “Se vi permettete di militare e di fare
tutte queste cose per la strada, è inquietante per il nostro Paese, perché noi ci
consideriamo persone normali. Gli uomini vivono con le donne, e le donne con gli uomini”.
“Noi siamo diversi dall’Europa. Noi siamo la Russia e chiediamo alle persone di rispettare
il nostro Paese. Viene dalla nostra storia: non abbiamo mai avuto questi problemi in Russia
e non vogliamo averne in futuro”, ha terminato la Isinbaeva, attirandosi le ire del mondo
intero.
Subito dopo, però, è arrivato il dietrofront della Isinbaeva con un comunicato: “Sono stata
fraintesa, sono contro qualsiasi discriminazione contro gli omosessuali“. Ma la frittata
ormai è stata fatta e la sua immagine lesa.
Ap/ La Isinbaeva dopo aver vinto il titolo mondiale di salto con l'asta |
Come se non bastasse, ieri è stato impedito a Emma-Green Tregaro di smaltarsi le unghie
del colore arcobaleno, simbolo della comunità gay internazionale.
La svedese ha dovuto utilizzare il rosso per la finale.
Ma la notizia shock è chi ha costretto l'atleta a cambiare lo smalto: la IAAF, la Federazione Internazionale dell’atletica leggera!
La motivazione è ancor più sconvolgente: “Il codice di condotta prescrive chiaramente la regola che non è consentita alcuna dichiarazione commerciale o politica durante la competizione”.
Da quando in qua uno smalto è simbolo di dichiarazione commerciale o politica????!!
Reuters/ Il bacio sul podio |
Infine concludo con un gesto alquanto simbolico e che, per me, resterà nella storia. Un
semplice bacio che però racchiude dentro sè innumerevoli significati e assume la valenza
di una protesta di per sè silenziosa ma destinata a creare molto rumore. Questo perchè il
bacio in questione è stato scambiato dalle atlete russe Tatyana Firova e Kseniya Ryzhova, che hanno festeggiato davanti alle telecamere la vittoria nella 4x400 ai Mondiali di atletica leggera di Mosca. Un gesto che molti hanno interpretato come una sfida a Putin e alle sue leggi anti-gay. Le foto stanno facendo il giro dell'intero pianeta sollevando un vero e proprio polverone mediatico.
Afp / Il bacio subito dopo l'arrivo |
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