Citazioni olimpiche

"Come nelle Olimpiadi sono incoronati non i più belli e i più forti, ma quelli che partecipano alla gara (e tra di essi infatti vi sono i vincitori), così nella vita chi agisce giustamente diviene partecipe del bello e del buono."

ARISTOTELE

"I primati mondiali sono fatti per essere battuti, un oro olimpico resta per sempre."

USAIN BOLT

"L'Olimpiade vince con gli sport poveri, ma vince anche con i campioni del superprofessionismo. L'Olimpiade è una parentesi tra le contraddizioni dello sport, viaggia tra le angustie e gli splendori del mondo, non maschera nulla, non ci fa dimenticare tragedie e ingiustizie, difende faticosamente valori. Benedetto sia chi la concepì e chi la fece rinascere. Nulla di più bello ho visto sgorgare dalla fantasia dell'uomo."

CANDIDO CANNAVO'

venerdì 2 agosto 2013

Who the hell is Ryan Lochte? (part 1)

Alcuni lo indicano come l'unico in grado di ereditare lo scettro di miglior nuotatore al mondo lasciato da Michael Phelps; altri dicono che sia uno stupido, anche un pò montato e superbo, che sfrutta la sua bravura in piscina solo per guadagnare soldi; altri ancora lo considerano un idolo, un esempio da seguire e da tentare di emulare; infine c'è chi crede che abbia qualche rotella fuori posto e sia "pazzo", ma tutto sommato è proprio per questo che lo adora.
Ma chi è in realtà Ryan Lochte?

Ryan Lochte è tutto questo e ancor di più. 

Nato 28 anni fa (saranno 29 domani) a Rochester, New York, da Ileana "Ike" e Steven R. Lochte, entrambi allenatori di nuoto, Ryan ha due sorelle maggiori, Kristin e Megan, e due fratelli minori, Devon e Brandon.
Presto si trasferiscono in Florida per il lavoro del padre ed è lì che a 5 anni entra per la prima volta in vasca. Non è subito amore a prima vista, anzi: Ryan è un tipo irrequieto, che ama fare scherzi ai suoi compagni e per questo viene punito spesso. "Per punirlo lo mandavo a farsi la doccia. Passava più tempo in doccia che in piscina" afferma il padre. La svolta della sua carriera si ha quando a 14 anni perde agli Junior Olympics: "Mi sono detto: sono stanco di perdere. Da quel momento ho iniziato ad allenarmi duramente" dichiara lui stesso. 
Da quella sconfitta esce fuori il Ryan Lochte che tutti noi conosciamo.

Ryan and his family at Trials
Dal sito ufficiale ryanlochte.com

La carriera di Lochte segue di pari passo quella scolastica, come per tutti gli atleti statunitensi. Nel 2002 si diploma alla Spruce Creek High School di Port Orange per poi frequentare la University of Florida, in cui si laurea nel 2007 in sport management e dove trova il suo mentore, l'allenatore Gregg Troy. In questo periodo già si comincia a intravedere la stoffa del campione, battendo diversi record e ottenendo riconoscimenti come l'NCAA Swimmer of the Year (due volte) o l'All American (24 volte!).

Il 2004 è l'anno in cui Lochte inizia a raccogliere risultati anche in campo internazionale grazie alle Olimpiadi di Atene. In quella manifestazione porta a casa un oro nella 4x200 stile libero e un argento nei 200 misti, dietro al grande nemico/amico Phelps.
Da quel momento in poi inizia la sua vera e propria ascesa fatta di medaglie su medaglie ottenute ai Mondiali, indifferentemente in vasca corta e lunga.

Le Olimpiadi di Pechino 2008 sono memorabili per Lochte per un motivo ben preciso: lì riesce a vincere la prima medaglia d'oro in una gara singola. Si sa, un primo posto olimpico è sempre bello in ogni caso, ma quando lo si ottiene unicamente grazie al proprio talento e alla propria forza assume una sfumatura particolare, soprattutto se si riesce a battere il grande Aaron Peirsol. In Cina Ryan conquista anche due bronzi (200 e 400 misti dietro a Czeh e Phelps) e un altro oro con la solita staffetta 4x200 che segna anche il record del mondo.

Staffetta 4x200 d'oro a Pechino


2009 + nuoto = Mondiali di Roma. E chi se li scorda? Non solo per le polemiche che hanno accompagnato l'evento (per gli impianti e i soldi spesi), ma soprattutto per i record del mondo che venivano continuamente battuti grazie all'apporto dei costumi in poliuretano. E' una triste pagina del nuoto o perlomeno io la considero tale, perché lo hanno reso meno spettacolare: la bellezza della disciplina sta nella fatica, negli atleti che raggiungono risultati grazie al duro lavoro e all'impegno quotidiano. Ma tornando al nostro Ryan in quell'occasione riesce a conquistare un bottino di 4 ori (le staffette veloci, 200 e 400 misti privi di Phelps) e un bronzo nei 200 dorso, dove l'altro statunitense Peirsol si riprende ciò che Ryan gli aveva tolto a Beijing.

Arrivati a questi punto uno potrebbe pensare: Ryan ha ormai 25 anni, di solito un nuotatore se è davvero forte lo dimostra subito, in giovane o talvolta anche in giovanissima età, quindi è un buonissimo nuotatore, ma non può aspirare ad entrare nella storia. E invece Ryan sorprende tutti: il 2010 e il 2011 saranno ricordati come i suoi anni, i mesi in cui si conferma sempre al vertice in ogni manifestazione e viene riconosciuto universalmente come il nuotatore più forte al mondo. Viene anche nominato American Swimmer of the Year dallo Swimming World Magazine e FINA male swimmer of the year dal FINA Aquatics World Magazine.

Parlano da soli i cinque ori ottenuti ai Pan Pacific e i sei conquistati ai Mondiali in vasca corta di Dubai che si vanno ad aggiungere ad un argento. E' il primo nuotatore a vincere sette medaglie in questa competizione e anche il primo a segnare un record del mondo da quando i costumoni sono stati (fortunatamente) eliminati. Ryan non si accontenta di un record, ma addirittura ne segna due, nei 200 e 400 misti.

L'apice della sua forma, però, viene raggiunto a Shanghai, l'anno dopo, nel 2011, quando ai Mondiali conquista ben cinque medaglie d'oro e un bronzo. La caratura dell'atleta può essere facilmente intuibile se si considera che nei 200 sl e nei 200 misti Ryan ottiene il primo posto battendo niente di meno che Michael Phelps. Queste due gare sono passate alla storia come alcune tra le più belle sfide natatorie di sempre e vi consiglio di andarle a recuperare su YouTube nel caso ve le siate perse. 


Shanghai ne è la prova: Lochte ha superato l'apparentemente irraggiungibile Michael Phelps, ma il duello non finisce qui, ci sono ancora le Olimpiadi di Londra nel 2012.
"Vincere cinque ori è davvero fantastico, ma so che posso fare meglio. Ho un intero anno per migliorare alcune cose che ho sbagliato nelle mie gare per andare ancor più veloce" dichiara alla fine dei Campionati. 

Prima dell'avventura a cinque cerchi c'è chi sussurra addirittura che Ryan possa battere il record degli 8 ori in un'unica edizione registarto da Phelps nel 2008. D'altronde Ryan è un campione vero, che riesce ad eccellere nello stile libero e nei misti mostrando un talento innato per ogni stile e che fa parte degli USA, la nazione che nelle staffette riece semre ad ottenere risultati prestigiosi. 

Ma le cose nella capitale inglese non vanno come Ryan e i suoi tifosi speravano e incappa in una delusione. O meglio: sempre se 2 ori, 2 argenti e 2 bronzi possano essere considerati una delusione. Per la maggior parte dei nuotatori rappresentano un miraggio lontanissimo, ma se ti chiami Ryan Lochte e avevi delle aspettative altissime alla vigilia non puoi essere soddisfatto. Il ragazzo di Daytona, però, non si scompone e mostra orgoglioso i suoi allori al mondo. Viene considerato uno degli atleti più belli delle Olimpiadi e anche grazie ai suoi risultati, comunque prestigiosissimi, vede aumentare la sua celebrità in maniera esponenziale.
Con il ritiro di Phelps è lui l'uomo da mettere in copertina e ci va su TimeMen's HealthMen's Journal e addirittura su Vogue, quarto uomo di sempre dopo Gere, Clooney e LeBron James . Fa anche delle
comparse in televisione: in "30 Rock" dove rappresenta sè stesso in un episodio, e come guest star in "90210".
Infine dall'Aprile 2013, su E! inizia il suo reality show, "What Would Ryan Lochte Do"?


Su "Vogue" nel Giugno 2012 insieme a Hope Solo e Serena Williams


Termina qui la prima parte dedicata ad una conoscenza più approfondita di Ryan Lochte. Nel prossimo post mi dedicherò a tratteggiare un ritratto più accurato e personale del Ryan ragazzo tralasciando in secondo piano la sua vita sportiva.


Alfy

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