Citazioni olimpiche

"Come nelle Olimpiadi sono incoronati non i più belli e i più forti, ma quelli che partecipano alla gara (e tra di essi infatti vi sono i vincitori), così nella vita chi agisce giustamente diviene partecipe del bello e del buono."

ARISTOTELE

"I primati mondiali sono fatti per essere battuti, un oro olimpico resta per sempre."

USAIN BOLT

"L'Olimpiade vince con gli sport poveri, ma vince anche con i campioni del superprofessionismo. L'Olimpiade è una parentesi tra le contraddizioni dello sport, viaggia tra le angustie e gli splendori del mondo, non maschera nulla, non ci fa dimenticare tragedie e ingiustizie, difende faticosamente valori. Benedetto sia chi la concepì e chi la fece rinascere. Nulla di più bello ho visto sgorgare dalla fantasia dell'uomo."

CANDIDO CANNAVO'

venerdì 31 gennaio 2014

Un blog ironico sul volley (e un mio sfogo personale)

Ho scoperto da poco un sito in cui si parla di pallavolo, molto spesso in maniera ironica, e vista la mia passione immensa per la pallavolo e la mia naturale predisposizione all'ironia non posso non mettervi il link ad un post divertente, ma anche "preoccupante" sotto un certo punto di vista, in cui si stila la Top 5 dei giocatori di volley più assaltati dalle bimbeminkia (e non solo)nell'anno passato. Non mancano neanche le new entry del campionato 2013-2014.

Mi trovo d'accordo con la classifica stilata, sia con quella del 2013 sia con quella "nuova", e vorrei cogliere questa occasione per scagliarmi contro le ragazzine urlanti che invadono i palazzetti, soprattutto se a giocare c'è la "mia" Lube. 
Smettetela, basta, fatevela finita! Possibile che non vi rendete conto di essere estremamente RIDICOLE con i vostri atteggiamenti? Possibile che non vi stancate di rincorrere i giocatori alla caccia della centesima foto ricordo con lo stesso pallavolista per poi metterle a confronto per vedere se il brufolo che aveva sul mento è sparito o no?
E soprattutto rompete le scatole a chi vuole andare a farsi una foto con un GIOCATORE (perché forse non ce l'avete bene chiaro in testa che sono in primis campioni nel campo, poi casomai anche nella vita di tutti i giorni) che stima sinceramente. E' diventato impossibile chiedere una foto a un pallavolista "famoso" in maniera educata e civile: bisogna farsi avanti a furia di urla sovrumane, spintoni e gomitate varie. E la cosa ancora peggiore è che parecchi appena finita la partita si rifugiano immediatamente negli spogliatoi per sfuggire a quest'orda di fans assatanate mentre in passato si fermavano a firmare autografi fino alla chiusura obbligata del palazzetto da parte del custode. Ora, non vorrei rompere le scatole con questa storia del "vorrei tanto che le cose tornassero come fino a pochi anni fa", ma davvero è diventata una situazione quasi insostenibile. 
Promuoviamo una campagna pro-ritorno alle origini? Anche la Generazione di Fenomeni era diventata un fenomeno nazionale, i giocatori venivano considerati giustamente come delle divinità, ma non si assistevano a teatrini simili.

Ok, mi calmo, prendo un bel respiro e torno a dedicarmi ai miei adorati libri universitari.


Vi auguro buona lettura e buon divertimento. Vi consiglio di farvi un giro anche nei post vecchi.


Se vi interessano ci sono anche le pagelle ignoranti di diversi big match, l'ultimo in ordine di tempo Trento-Modena.


La divertentissima vignetta creata dagli autori del blog mettendo insieme Winnie the Pooh e Sam Deroo. Sto ridendo come una scema da quando l'ho vista per la prima volta! :D


giovedì 30 gennaio 2014

Del Monte Coppa Italia A1: quarti e Final Four

Del Monte Coppa Italia A1 Volley Maschile

QUARTI DI FINALE

RISULTATI

Lube Banca Marche Macerata 3- 0 Bre Banca Lannutti Cuneo (25-20, 25-21, 25-23)

Foto MAURIZIO SPALVIERI
Diatec Trentino 3-1 Casa Modena (21-25, 25-13, 25-20, 25-23)

L'urlo di Sokolov -foto © Tarantini - rip. vietata
Foto DANIELA TARANTINI

Sir Safety Perugia 3-0 Calzedonia Verona (25-19, 26-24, 25-19)

Foto MICHELE BENDA

Copra Elior Piacenza-Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 3-0 (25-16, 25-23, 25-18)

muro biancorosso
Foto: piacenzasera.it

Final Four
PalaDozza – Bologna

Sabato 8 marzo, ore 16.00

Semifinale 1

Cucine Lube Banca Marche Macerata - Sir Safety Perugia (Diretta Rai Sport 1)

Sabato 8 marzo 2014, ore 18.30

Semifinale 2

Copra Elior Piacenza - Diatec Trentino (Diretta Rai Sport 1)

Domenica 9 marzo, ore 17.30

Finale  (Diretta Rai Sport 1)

mercoledì 29 gennaio 2014

Quarti di finale, Coppa Italia Volley Maschile A1


Del Monte Coppa Italia Serie A1 - Quarti di Finale

Mercoledì 29 gennaio 2014, ore 20.30

A Macerata
Lube Banca Marche Macerata (1^) - Bre Banca Lannutti Cuneo (8^) 

Foto: Cucine Lube Banca Marche sfida stasera Cuneo (ore 20.30) al Fontescodella di Macerata per conquistare la Final Four di Coppa Italia!
BIGLIETTI DISPONIBILI
- Diretta Radio Cuore Marche (in streaming anche su www.lubevolley.it)

A Perugia
Sir Safety Perugia (4^) – (5^) Calzedonia Verona 


A Piacenza
Copra Elior Piacenza (2^) – (7^) Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia


A Trento
Itas Diatec Trentino (3^) – (6^) Casa Modena


sabato 25 gennaio 2014

Piacenza 4-0 Lube

Scrivere un commento lucido e non influenzato dal mio essere tifosa maceratese sulla partita di Giovedì Piacenza-Lube è impresa ardua. Quindi mi affido a due "pagelle ignoranti" che in maniera ironica analizzano il match che ha visto la netta affermazione per 4-0 (tre set più Golden Set) della Copra su una Lube quasi inesistente.

L'unica frase che mi viene da dire é: "Non ho parole, solo insulti". Ah, e complimenti a Piacenza. Spero di rincontrarli in finale di Coppa Italia e di campionato. E' una gran bella squadra e ogni volta che sfida la Lube tira fuori il meglio di sè e escono fuori partite emozionanti.


PAGELLE IGNORANTI




Copra Volley Piacenza 4:0 Lube Banca Marche Macerata

PAGELLE IGNORANTI - PIACENZA

DE CECCO voto 8: fa vedere al mondo di che pasta è fatto, cucina al dente il muro avversario liberando spesso i suoi attaccanti che ringraziano. Vince la sfida con il suo giovane pari ruolo avversario. TIPIACEVINCEREFACILE?

VETTORI voto 6: solo due punti prima di essere sostituito e sequestrato da un gruppo di sedicenni. Si sono perse le tracce. OSTAGGIO. 

LE ROUX voto 9: top-scorer del match, sostituisce il povero Vettori di cui sportivamente augura una lunga prigionia per poter avere il suo posto da titolare. FAR-PLAY.

ZLATANOV voto 8,5: è come il vino, invecchiando migliora: alla grande ignoranza che lo ha contraddistinto nella sua carriera ora aggiunge anche palle ragionate. Fra vent'anni lo vedremo addirittura tentare un pallonetto (forse). HIGHLANDER.

PAPI voto 9: ma di cosa vogliamo parlare? Immortale. MAESTRO DEI 5 PICCHI.

FEI voto 8: completa il tris di "vecchietti" di Piacenza che ha cotto a puntino i baldi giovani marchigiani. Picchia al servizio come ai tempi d'oro mandando in tilt la ricezione avversaria. FABBRO.

SIMON voto 10: con l'ultima palla risolve definitivamente la crisi in Italia, andando a trovare il petrolio sotto il parquet del PalaBanca. Ci costerà una guerra con gli Stati Uniti, ma tant'è. TRIVELLA.

MARRA voto 7: gran partita la sua, ma la sua prova in ricezione viene oscurata dal ++ sull'ultimo servizio del match di SMERILLI, proprietà Lube, che ferma Zaytzev e regala ai suoi i play off 6.

PAGELLE IGNORANTI - MACERATA

BARANOWICZ voto 5: si esalta nel fondamentale della protesta, formando con Zaytzev un duetto di tutto rispetto. Forse dovrebbe pensare di più a palleggiare. DISTRATTO.

ZAYTZEV voto 7: la media fra la partita giocata (4) e la moglie (10), sempre un gran piacere per gli occhi. NONO COMANDAMENTO.

PARODI voto n.p.: ossia non pervenuto. Giocava? CHI L'HA VISTO.

MARTINO voto v.p.: ossia vedi Parodi. Tornare sulla sabbia no? PALETTA E SECCHIELLO.

KOVAR - KUREK voto 6: se non altro vanno a referto con dei punti, a differenza dei due rampanti compagni di reparto. IN PESSIMA COMPAGNIA.

HENNO voto 6: gli anni passano anche per lui. Dall'altra parte della rete prendono l'elisir di lunga vita, lo faccia anche lui. COTTO.

STANKOVIC - PODRASCANIN voto 6: restano una coppia di centrali di altissimo livello, ma avere davanti Simon non aiuta. SMINUITI.

#volley #volleyball #pallavolo , ma soprattutto #sischerza.

giovedì 23 gennaio 2014

Waiting for Piacenza- Lube

Ci siamo. Stasera sapremo chi, tra la Copra Piacenza e la Lube Macerata, passerà alla fase successiva della Champions League di volley maschile e dovrà affrontare il Kazan nei Playoffs 6.
Fischio d'inizio fissato per le 20:30. Potrete seguire la partita in diretta su Fox Sports 2 HD (canale 213 di Sky, solo per abbonati al pacchetto Sport) o sul sito www.laola1.tv.

Per quanto riguarda l'altra squadra italiana, Trento, battendo ieri i belgi del Maaseeik con un altro 3-1 nella gara di ritorno, si è qualificata al prossimo turno. Avversario: il Belgorod di Dragan Travica.


WAITING FOR.......


PIACENZA

Immagine presa da: copraelior.it

LUBE
Foto: Due bandiere tricolori per un derby europeo tutto italiano...Domani Lube in campo alle 20.30 a Piacenza per conquistare i Playoffs 6 di Champions League!

mercoledì 22 gennaio 2014

Volley memories (parte 2): le trasferte

TRASFERTE

Credo sia in assoluto il particolare che mi manca di più della "vecchia" pallavolo. Ammetto che mi fa strano giudicare come vecchia una cosa che avveniva fino a due-tre anni fa, ma si sa, i tempi cambiano e con esso anche le abitudini.

La prima trasferta a cui presi parte insieme a mia sorella fu un Perugia-Lube del 9  Dicembre 2007. In realtà non la si può definire neanche tale, credo, era più simile a una scampagnata visto che in un paio d'ore di autobus si arrivava a destinazione.
Eravamo una cinquantina di persone e la maggior parte si conosceva tra loro, infatti all'inizio ci sentivamo un pò escluse. A quel tempo non si utilizzavano Facebook o Twitter e si scriveva nel forum presente sul sito della Lube. Ricordo che cercavamo di indovinare chi si nascondesse dietro un determinato nick e che tentavamo di cogliere più particolari possibili dalle conversazioni degli altri. Al solo pensiero mi viene da ridere!
Per quando eravamo tornate a casa avevamo stretto amicizia con diverse persone, tra le quali una coppia con la quale ancora oggi mi diverto a parlare anche per un'ora intera dopo ogni partita e che noi consideravamo i nostri "genitori adottivi delle trasferte".
Quell'esperienza fu così piacevole che da quel momento in poi abbiamo iniziato ad andare a più trasferte possibili: Modena, Roma, Perugia, Milano, Treviso, Frosinone...sono solo i primi nomi che mi vengono in mente. Ogni volta che la società organizzava una trasferta io, mia sorella e le nostre amiche partivamo. Eravamo sempre gli stessi all'incirca e ora facevamo anche noi parte di quel "gruppo" di fedelissimi che supportavano la squadra sempre e ovunque. 





La cosa più bella della trasferta era il viaggio in pullman, sia all'andata sia al ritorno. C'erano le lotte per decidere che film vedere, chi comprava i giornali e poi li faceva passare per leggere cosa dicevano i giornalisti della partita, chi giocava a carte, chi semplicemente discuteva del più e del meno, in questo modo ci si poteva conoscere anche meglio.
Era tutto così piacevole e divertente che arrivati a destinazione quasi ci dimenticavamo del motivo vero per cui avevamo fatto tutte quelle ore di viaggio! 
In partita si tifava tutti a squarciagola, senza distinzione di età. Non so perché, ma in trasferta le persone, compresa me, si trasformavano: era come se, essendo in pochi, dovevamo far sentire un appoggio centuplicato alla squadra.
Dopo la partita si ripartiva quasi subito, a volte si andava a salutare i giocatori o erano loro a venire a salutarci (adesso non potrebbero farlo perché altrimenti verrebbero presi d'assalto in mezzo a urla e gridolini vari). 
Il viaggio di ritorno era caratterizzato dai commenti sul match: ognuno si improvvisava allenatore/commentatore e nascevano discussioni, anche accese, ma sempre moderate, su vari aspetti. Come sempre c'erano i disturbatori, quelli che anche alle 3 di notte parlavano e ridevano a voce alta, e coloro che si lamentavano perché volevano dormire. 
Si tornava a casa stanchi, ma davvero felici e anche se la mattina dopo bisognava alzarsi presto per andare a scuola, a lavoro o a lezione lo si faceva col sorriso ripensando al giorno prima.



E' da tanto tempo che non partecipo ad una trasferta di campionato. L'ultima volta che sono partita con i pullman organizzati dalla società credo sia stata quella per Milano, la finale scudetto che ci ha regalato il secondo successo in campionato. 
L'ultima partita vista fuori casa risale, invece, all'anno scorso, a Perugia. Ci andai in macchina insieme a mia madre, un'amica di mia sorella e il suo fidanzato. Ci divertimmo tantissimo lungo il tragitto, la ricordo come una delle più belle trasferte mai fatte.
Arrivati al palazzetto prendemmo posto sotto la curva maceratese e guardando le facce rimasi pietrificata: non c'era una sola faccia conosciuta. Dov'erano finite tutte quelle persone con cui avevamo condiviso centinaia di km su e giù per l'Italia?? Semplice: con l'avvento delle cosiddette nuove "tifose" hanno preferito mutare le loro abitudini e godersi la famiglia a casa nei fine settimana. Non vale più la pena spendere tempo e soldi in qualcosa che è profondamente cambiato. E così ho fatto anche io insieme alle persone che conosco. 
Ci ritroviamo alle partite in casa, o ci mettiamo a parlare anche per ore dopo la fine dei match casalinghi, o ci incontriamo a cena. Ma è tutto diverso per quanto riguarda le trasferte, quell'atmosfera unica che si respirava non c'è più. E io pagherei oro per riviverla ancora una volta.



Alfy



venerdì 17 gennaio 2014

Lube 3-0 Piacenza

Credo che per descrivere la partita di ieri sera, a cui ho avuto la fortuna di poter partecipare dal vivo, bastino le parole che un amico mi ha detto a fine gara: "Era da tanto tempo che non provavo emozioni così forti ad una partita della Lube".
Non posso far altro che concordare, anche se ovviamente il mio è un punto di vista di parte.
Al Fontescodella abbiamo assistito ad un incontro bellissimo, con scambi lunghi e riprese ai limiti dell'impossibile (quelle di Henno su di tutti), primi tempi imprendibili, battute precise e potenti (anche se entrambe le squadre hanno commesso molti errori). Il pubblico ha dato davvero una marcia in più, era da tempo che non si vedeva un Palas così partecipe!
Da sottolineare le prestazioni altisonanti di capitan Zaytsev (73%) e di Kurek (71%). Decisive per me sono state la ricezione (65% di positive) e la grande efficienza in battuta che ha messo in difficoltà la ricezione avversaria e quindi di conseguenza anche la distribuzione del gioco da parte di De Cecco. Per quanto riguarda Piacenza è andato tutto (o quasi) storto, in attacco, ricezione e a muro e il risultato è il giusto riflesso di quello visto in campo. Vittoria importantissima, ma comunque la strada verso i Playoff 6 è ancora tutta da vedere perché i biancorossi maceratesi dovranno vincere per forza due set al PalaBanca giovedì prossimo alle 20.30 e tutti sappiamo che Piacenza sarà una squadra ben diversa da quella vista ieri sera.

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giovedì 16 gennaio 2014

Waiting for... Lube-Piacenza

Al Fontescodella questa sera andrà in scena la gara di andata dei Playoff a 12 della Champions League e che vedrà affrontarsi i padroni di casa della Lube Macerata e la Copra Elior Piacenza.

Sfida tra opposti azzurri: Vettori vs Zaytsev

Foto Trabalza

sabato 11 gennaio 2014

Cari genitori - Mauro Berruto

Non so se avete già avuto occasione di leggerlo, ma in rete gira da un paio di giorni questo splendido post scritto e pubblicato dal Ct-filosofo della Nazionale maschile di volley, Mauro Berruto. 
Vi consiglio di stamparlo e appenderlo in palestra, in camera dei vostri figli che sognano di diventare i nuovi Piccinini o Giani o semplicemente per incorniciarlo per voi stessi, se siete grandi appassionati di questo sport meraviglioso.
Ecco il post completo (questo è il link: http://www.mauroberruto.com/2014/01/cari-genitori/):

Cari genitori,

mi rivolgo a voi in quanto esseri adulti, razionali e con la testa ben piantata sulle spalle. Preferisco essere proprio io a dirvelo, con cognizione di causa e prima che lo scopriate sulla vostra pelle: la pallavolo è lo sport più pericoloso che esista.
Vi hanno ingannato per anni con la storia della rete, della mancanza di contatto fisico, del fair play. Ci siamo cascati tutti, io per primo, il rischio è molto più profondo subdolo. Prima di tutto questa cosa del passaggio…In un mondo dove il campione è colui che risolve le partite da solo, la pallavolo, cosa si inventa? Se uno ferma la palla o cerca di controllarla toccandola due volte consecutivamente, l’arbitro fischia il fallo e gliavversari fanno il punto. Diabolico ed antistorico: il passaggio come gesto obbligatorio per regolamento in un mondo che insegna a tenersi strette le proprie cose, i propri privilegi, i propri sogni, i propri obiettivi. Poi quella antipatica necessità di muoversi in tanti in uno spazio molto piccolo. Anzi lo spazio più piccolo di tutti gli sport di squadra! 81 metri quadrati appena… Accidenti, ci mettiamo tanto ad insegnare ai nostri figli di girare al largo da certa gentaglia, a cibarsi di individualismo (perché è risaputo che chi fa da sé fa per tre), a tenersi distanti da quelli un po’ troppo diversi e poi li vediamo tutti ammassati in pochi metri quadrati, a dover muoversi in maniera dannatamente sincronica, rispettando ruoli precisi, addirittura (orrore) scambiandosi ‘cinque’ in continuazione.
Non c’è nessuno che può schiacciare se non c’è un altro che alza, nessuno che può alzare se non c’è un altro che ha ricevuto la battuta avversaria. Una fastidiosa interdipendenza che tanto è fondamentale per lo sviluppo del gioco che rappresenta una perfetta antitesi del concetto con cui noi siamo cresciuti e che si fondava sulla legge: ‘La palla è mia e qui non gioca più nessuno’. Infine ci si mette anche il punteggio e il suo continuo riazzeramento alla fine di ogni set. Ovvero, pensateci: hai fatto tutto benissimo e hai vinto il primo set? Devi ricominciare da capo nel secondo. Devi ritrovare energia, motivazioni, qualità tecniche e morali. Quello che hai fatto prima (anche se era perfetto) non basta più, devi rimetterlo in gioco. Viceversa, hai perso il set precedente? Hai una nuova oggettiva opportunità di ricominciare da capo. Assolutamente inaccettabile per noi adulti che lottiamo per tutta la vita per costruire la nostra zona di comfort dalla quale, una volta che ci caschiamo dentro, guai al mondo di pensare di uscire. Insomma questa pallavolo dove la squadra conta cento volte più del singolo, dove i propri sogni individuali non possono che essere realizzati attraverso la squadra, dove sei chiamato a rimettere in gioco sempre ed inevitabilmente quello che hai fatto, diciamocelo chiaramente, è uno sport da sovversivi! Potrebbe far crescere migliaia di ragazzi e ragazze che credono nella forza e nella bellezza della squadra, del collettivo e della comunità. Non vorrete correre questo rischio, vero?  Anche perché, vi avviso, se deciderete di farlo… non tornerete più indietro.

Mauro Berruto
Commissario Tecnico della nazionale maschile di pallavolo
(Testo pubblicato sul volume ‘Sogni di gloria. Genitori, figli e tutti gli sport del momento’ della collana ‘Save the parents’ di Scuola Holden edito da Feltrinelli)

venerdì 10 gennaio 2014

Volley memories (parte 1): atleti/tifosi

Dopo essere venuta a conoscenza della pagina Fb "Campagna pro giocatori vittime del Bimbominkismo nei palazzetti" ho deciso di dedicare dei post alle mie memorie targate volley e a questo argomento, ovvero le pseudo tifose di pallavolo e in particolare della mia squadra del cuore, la Lube Banca Marche Macerata, che seguo in pratica da quando sono nata.

Nonostante abiti a una quindicina di minuti dal palazzetto, per diversi motivi sono andata ad assistere per la prima volta ad una partita soltanto nella stagione 2006-2007. Ebbene sì, ho scelto un anno fantastico, ovvero l'unico (per ora) nella storia della società in cui non sono andati neanche ai play off.
Ricordo subito cosa mi colpì di quell'ambiente: l'atmosfera familiare, discreta e conviviale che si respirava al Fontescodella. C'erano famiglie intere, tantissimi bambini felici di poter vedere da vicino i loro idoli (anche io d'altronde avevo appena 12 anni), genitori, anziani.... Per me, che venivo dal mondo del calcio, fu una sorta di rivelazione e da quel momento in poi non mi sono più persa una partita.
Col tempo ho avuto la fortuna di conoscere tifosi di tutte le età con i quali mi sento tutt'ora e ho iniziato ad andare alle trasferte.
Appena la società organizzava un autobus per una meta non troppo lontana io, mia sorella e alcune sue amiche partivamo. Eravamo pochi, sempre gli stessi, ormai ci si conosceva tra di noi. Ogni trasferta era una festa e un concentrato di allegria e di tifo sereno.
Gli sfottò c'erano e ci sono tutt'ora, a volte si superano anche un pò i confini dell'educazione, ma niente a che vedere con la violenza negli stadi. La cosa bella era che durante il match magari si rivolgevano parole non troppo gentili alla curva avversaria per poi ritrovarsi in ogni caso a fine partita al bar del palazzetto a scherzare e a ridere come vecchi amici.

Un altro aspetto che mi preme sottolineare è che se volevi conoscere un giocatore, scambiarci due frasi, farti firmare un autografo o immortalarlo in una foto ricordo tutti si mostravano cordiali e disponibili. Nessuno mi ha mai negato tutto ciò e vi posso assicurare che per tre anni circa ad ogni partita mi facevo minimo 3-4 foto e un paio di autografi. Conservo tutto in un album a cui tengo molto.
Potrei anche regalarvi degli aneddoti curiosi e carini... 

Andrea Giani: alla prima esperienza da allenatore a Modena, dopo l'ennesima sconfitta. Scurissimo in volto, si vedeva che era proprio abbattuto. Ero indecisa se chiedergli una foto o no (sono estroversa, ma incredibilmente timida in questi casi, ho sempre paura di dar fastidio al giocatore/allenatore di turno), ma mi faccio coraggio. Appena ascolta la mia domanda si illumina in volto, mi sorride e risponde: "certamente" con un viso a dir poco gioioso.


Matey Kaziyski: 1 Novembre 2007, ancora ricordo la data per quanto tempo l'avevo attesa. Per la prima volta ho la possibilità di incontrare uno dei miei idolo più grandi, l'allora giovane giocatore bulgaro che tutti dicevano sarebbe diventato una stella del volley mondiale. A fine partita corro da lui, solite frasi di circostanza, sorrisi, abbracci etc... Prima di andarmene gli dico "Grazie" e lui prontamente "Grazie a te". Da lì inizia una "disputa" su chi dovesse ringraziare di più l'altro!!! Siamo stati per cinque minuti a discutere se dovessi essere più grata io per la foto o lui per avergliela chiesta (non era conosciuto da molti, se lo filavano in pochi ancora). E' stata una scena davvero simpatica ed esilarante e da quel momento ogni volta che qualcuno cita Kaziyski non posso non ricordare questo episodio.

Credits: Lorenza Morbidoni

Jan Willem Snippe: un signore che lavorava con la società mi aveva aiutato ad ottenere gratuitamente la maglia del giocatore preferito di mia sorella per il suo compleanno. Volevo cercare di raccattare più autografi possibili e lo chiesi anche a Snippe. "Scusami, non posso ora, vado di corsa, ma se mi aspetti ti prometto che tra 10 minuti massimo sarò di nuovo qui per firmarti la maglia". Non sapevo se crederci e dunque attendere o meno, ma alla fine decisi di fidarmi. Ebbene, dopo neanche 10 minuti uscì dallo spogliatoio con i capelli ancora tutti bagnati e tutto trafelato. Venne da me e fece: "Ho cercato di fare il più presto possibile, avevo paura fossi andata via" e tutto sorridente scrive una dedica per mia sorella.


A presto con una nuova "puntata"!

Alfy (nostalgica)

giovedì 9 gennaio 2014

Ledecky e Lochte votati migliori nuotatori dell'anno

La FINA, come di consueto, ha nominato i due nuotatori dell'anno, entrambi americani. Tra le donne la scelta è ricaduta su Katie Ledecky mentre tra gli uomini è stato designato Ryan Lochte.


La 16enne Ledecky ha stracciato la concorrenza agli ultimi Mondiali di Barcellona in cui ha portato a casa ben 4 medaglie d'oro stabilendo 2 record del mondo. La prima medaglia l'ha conquistata nei 400 stile libero, dove con il tempo di 3'59"82 piazza la seconda miglior prestazione di tutti i tempi, dietro solo a quella della nostra Pellegrini ai Mondiali del 2009, ma ottenuta con i costumi in poliuretano. Nei 1500 stile libero, Katie vince con il tempo di 15'36"53, chiudendo gli ultimi 50 metri in uno strepitoso 29"47, strappando così il record del mondo alla connazionale Ziegler. Nella staffetta 4x200 stile libero, insieme a Vreeland, Bispo e Missy Franklin chiude la gara in 7'45"14. Infine, nei 800 stile libero, arriva al quarto oro staccando Lotte Fris di oltre 2 secondi con un 8'13"86 che le vale il nuovo record mondiale, tolto a Rebecca Adlington.

Foto: Javier Soriano/AFP/Getty Images

Per quanto riguarda Ryan Lochte chi segue questo blog ormai sa che è da diversi anni il mio nuotatore preferito, come potete notare dagli innumerevoli post che pubblico su di lui.
Il nuotatore di Daytona Beach sigla una strepitosa tripletta bissando i successi del 2010 e del 2011. Nel 2013 ha vinto i 200 dorso, i 200 misti e la staffetta 4x200, ai quali si aggiunge anche la medaglia d'argento nei 400 misti.



Entrambi gli atleti avevano già ricevuto il titolo di "Atleta dell'anno" ai  Golden Goggle Awards dello scorso Novembre, gli Oscar del nuoto statunitense. 



Fonte:

Coppa Italia 2014, abbinamenti quarti di finale

ABBINAMENTI QUARTI DI FINALE COPPA ITALIA 2014 - PALLAVOLO MASCHILE

Con le ultime gare di ieri si è concluso il girone di andata della Regular Season e si sono così definiti gli accoppiamenti per i quarti di finale della Coppa Italia 2014. I quarti si giocheranno in gara secca il 29 gennaio in casa della squadra meglio classificata. La Final Four avrà luogo a Bologna, al PalaDozza, nel weekend dell'8 e il 9 Marzo.



Cucine Lube Banca Marche Macerata (1ª) – Bre Lannutti Cuneo (8ª)
Copra Elior Piacenza (2ª) – Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia (7ª)
Diatec Trentino (3ª) – Casa Modena (6ª)
Sir Safety Perugia (4ª) – Calzedonia Verona (5ª)




Foto Cavalli e Zanutto

mercoledì 8 gennaio 2014

Sochi 2014 - Thank you, Mom

Dopo lo splendido video realizzato in occasione dei Giochi estivi di Londra 2012 P&G si ripete con un altrettanto stupendo video in cui le protagoniste sono ancora una volta le madri dei campioni e delle campionesse di oggi.




"For teaching us that falling only makes us stronger. For 

giving us the encouragement to try again. Thank you, Mom."


Piacenza 3-2 Lube, una partita strepitosa

Che partita da entrambe le parti! Un incontro ricco di emozioni, pathos, giocate veloci e ai limiti dell'impossibile (aka veloce per Simon in bagher da parte di De Cecco), attacchi imprendibili, difese strabilianti, muri pieni, battute da multe all'autovelox (come l'ace di Vettori che ha chiuso l'incontro).

Un match davvero entusiasmante, che ha visto prevalere la formazione piacentina dopo un tie break tiratissimo.

Un bell'antipasto in vista delle due supersfide di Champions League che metteranno di fronte di nuovo la Lube e la Copra. Spettacolo garantito e da non perdere per nessun motivo al mondo da parte di tutti gli amanti del volley.

#staytuned