1: il CAPITANO, il palleggiatore più forte al mondo probabilmente, capace di alzate ai limiti della realtà, con un carisma e una voglia di vincere contagiosa. E' uno spettacolo vederlo giocare per gli amanti del volley ed è un vero incubo per il muro avversario. Un leader dentro e fuori dal campo. Semplicemente BRUNINHO.
Bruninho Giuliani/Get Sport Media |
4: PETRIC. In Umbria qualcuno si starà di certo mangiando le mani vedendo le sue prestazioni in campo. Solido in tutti i fondamentali, è stato determinante in diversi frangenti. Insieme al francese va a formare una delle coppie di posti 4 più forti d'Italia.
L'esultanza di Petric Giuliani/ Get Sport Media |
7: ROSSINI. Il libero della Nazionale che, però, finora è stato protagonista di prestazioni altalenanti. In ottica Italia speriamo torni a performance maggiori, ma nel successo dei gialli c'è anche la sua firma.
Totò Rossini Giuliani/Get Sport Media |
9: NGAPETH. Semplicemente il FENOMENO, genio e sregolatezza. Capace di punti strabilianti, come quello in semifinale contro Treia spalle alla rete, vera punta di diamante della squadra sapientemente orchestrata da Bruno. Non ci sono parole per descrivere la sua bravura tecnica, la sua potenza e la sua imprevedibilità. A Bologna ha retto bene anche in ricezione, dove è stato spesso preso di mira, e se l'è cavata egregiamente anche in difesa. Sembra quasi che più la situazione sia difficile più lui si trovi a suo agio. Niente è impossibile......per Ngapeth!
Ngapeth, MVP della Final Four Giuliani/Get Sport Media |
11/12: PIANO/VERHEES, la coppia di centrali titolare. Entrambi protagonisti di un avvio di stagione non al massimo per il semplice motivo che Bruno preferisce spesso affidarsi ai posti quattro, sempre al massimo dell'efficienza, che ai posti 3. Nella Final Four si sono comunque comportati bene e hanno dato un contributo importante.
Ma 11 anche per la data che i tifosi modenesi da oggi non dimenticheranno: 11 Gennaio 2015, il ritorno alla vittoria dopo tanto tempo.
13: gli anni che hanno atteso in Emilia per tornare a vincere qualcosa di importante. Nel 2002, infatti, i canarini vinsero lo scudetto con un certo LORENZETTI in panchina, lo stesso coach che ha messo la propria firma sulla Coppa Italia.
Angelo Lorenzetti Giuliani/Get Sport Media |
14: YUKI ISHIKAWA. Non entrato in finale, ma in semifinale è stato chiamato in causa anche lui. Dicono che sia un vero fenomeno, vedremo col tempo se i fatti gli daranno ragione. Per ora quando è entrato non ha di certo sfigurato.
Giuliani/Get Sport Media |
16: UROS KOVACEVIC, l'assente di lusso. Costretto in tribuna sia in semifinale che in finale a causa di problemi alla schiena, si è fiondato in campo non appena Lanza ha sbagliato l'ultima battuta decisiva per festeggiare con i compagni. Non ha partecipato alla Final Four, ma questa vittoria è anche sua. Lorenzetti dall'inizio dell'anno ha puntato sulla rotazione dei tre attaccanti di posto 4, tutti di altissimo livello, e questa è una delle tante armi in più di Modena.
Uros Kovacevic con una fan Giuliani/Get Sport Media |
17 : sono gli anni che la città di Modena ha dovuto attendere per tornare a vincere la Coppa Italia.
17 come il numero dell'opposto titolare, LUCA VETTORI: ancora non è riuscito a trovare una certa stabilità nelle sue prestazioni, ma in questa Final Four è saltato all'occhio come la sua intesa con Bruno si sia affinata. La sensazione è che ne vedremo delle belle da qui alla fine della stagione.
Vettori in battuta Giuliani/Get Sport Media |
MODENA VOLLEY
VINCITORE DELLA COPPA ITALIA 2015
Foto di gruppo Giuliani/Get Sport Media |
Nessun commento:
Posta un commento